Il Seicento è sotto ogni punto di vista un secolo teatrale: la teatralità appare anzi la cifra più adeguata per intendere la visione barocca del mondo, dal momento che ne esprime e sintetizza alcuni concetti-chiave come il mutamento, la metamorfosi, il travestimento, il gioco di specchi tra realtà e illusione, l'effetto di «meraviglia» assegnato all'arte. Dopo una rapida rassegna delle forme della teatralità barocca (condotta secondo il catalogo fornito dall'enciclopedico Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro), dalle feste alle mascherate, dai balletti alle pantomime, dalle cerimonie ai rituali, sino agli spettacoli teatrali veri e propri, l'intervento prende in esame la situazione bolognese, nella sua specificità che si lega direttamente alla configurazione della società cittadina e alla sua struttura politica. La vita culturale e teatrale bolognese appare assai vivace grazie al rapporto privilegiato con Roma e dunque con un orizzonte culturale internazionale. Al teatro si rivolgono in modo particolare gli interessi delle accademie, come quella ben nota dei Gelati, dove si coltiva soprattutto l'universo severo della tragedia, anche se non mancano incursioni nei territori meno austeri della commedia e della favola pastorale. E se quella dei Gelati resta un'esperienza sostanzialmente élitaria, Bologna appare attrezzarsi molto per tempo per soddisfare le richieste di un pubblico sempre più numeroso e interessato. Per iniziativa pubblica o privata sorgono così i primi teatri a pagamento, come il Teatro della Sala, e in seguito il Formagliari, edificato nel 1641. Ma la teatralità barocca si realizza anche nella dimensione effimera e collettiva della festa, legata alla ritualità pubblica e religiosa, con i suoi apparati, cortei, giostre, processioni, pompe funebri, tornei, in cui si rappresenta simbolicamente l’identità sociale degli individui, dei ceti e delle istituzioni.

Spettacolo e "meraviglia" nel teatro barocco. Tra Bologna e Roma / G. Baffetti. - STAMPA. - (2012), pp. 3-11.

Spettacolo e "meraviglia" nel teatro barocco. Tra Bologna e Roma

BAFFETTI, GIOVANNI
2012

Abstract

Il Seicento è sotto ogni punto di vista un secolo teatrale: la teatralità appare anzi la cifra più adeguata per intendere la visione barocca del mondo, dal momento che ne esprime e sintetizza alcuni concetti-chiave come il mutamento, la metamorfosi, il travestimento, il gioco di specchi tra realtà e illusione, l'effetto di «meraviglia» assegnato all'arte. Dopo una rapida rassegna delle forme della teatralità barocca (condotta secondo il catalogo fornito dall'enciclopedico Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro), dalle feste alle mascherate, dai balletti alle pantomime, dalle cerimonie ai rituali, sino agli spettacoli teatrali veri e propri, l'intervento prende in esame la situazione bolognese, nella sua specificità che si lega direttamente alla configurazione della società cittadina e alla sua struttura politica. La vita culturale e teatrale bolognese appare assai vivace grazie al rapporto privilegiato con Roma e dunque con un orizzonte culturale internazionale. Al teatro si rivolgono in modo particolare gli interessi delle accademie, come quella ben nota dei Gelati, dove si coltiva soprattutto l'universo severo della tragedia, anche se non mancano incursioni nei territori meno austeri della commedia e della favola pastorale. E se quella dei Gelati resta un'esperienza sostanzialmente élitaria, Bologna appare attrezzarsi molto per tempo per soddisfare le richieste di un pubblico sempre più numeroso e interessato. Per iniziativa pubblica o privata sorgono così i primi teatri a pagamento, come il Teatro della Sala, e in seguito il Formagliari, edificato nel 1641. Ma la teatralità barocca si realizza anche nella dimensione effimera e collettiva della festa, legata alla ritualità pubblica e religiosa, con i suoi apparati, cortei, giostre, processioni, pompe funebri, tornei, in cui si rappresenta simbolicamente l’identità sociale degli individui, dei ceti e delle istituzioni.
2012
Crocevia e capitale della migrazione artistica: forestieri a Bologna e bolognesi nel mondo (secolo XVII)
3
11
Spettacolo e "meraviglia" nel teatro barocco. Tra Bologna e Roma / G. Baffetti. - STAMPA. - (2012), pp. 3-11.
G. Baffetti
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