Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente attiva, svolse, in qualità di professore universitario, un ruolo educativo centrato sul dovere di anteporre il bene pubblico al bene privato. Senza mai venire meno a questo principio, su cui fondò la sua critica all’individualismo della filosofia cartesiana, il suo lungo cammino filosofico lo portò dal campo pedagogico a quello della giurisprudenza e infine a una prospettiva antropologica da cui ripercorrere tutto lo sviluppo della civiltà umana. Dalla sua analisi trasse la piena consapevolezza dei limiti umani, strutturali e ontologici, ma al tempo stesso elaborò una filosofia che, «per giovar al gener umano, dee sollevar e reggere l’uomo caduto e debole». Il contributo mette in rilievo la dimensione civile del pensiero di Vico, esaminato nella pedagogia delle orazioni inaugurali, nell'anticartesianesimo del «De Italorum sapientia», nella biografia di Antonio Carafa, nella ricostruzione antropologica della società civile nella «Scienza nuova».
Battistini A. (2012). Giambattista Vico. ROMA : Istituto della Enciclopedia Italiana.
Giambattista Vico
BATTISTINI, ANDREA
2012
Abstract
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente attiva, svolse, in qualità di professore universitario, un ruolo educativo centrato sul dovere di anteporre il bene pubblico al bene privato. Senza mai venire meno a questo principio, su cui fondò la sua critica all’individualismo della filosofia cartesiana, il suo lungo cammino filosofico lo portò dal campo pedagogico a quello della giurisprudenza e infine a una prospettiva antropologica da cui ripercorrere tutto lo sviluppo della civiltà umana. Dalla sua analisi trasse la piena consapevolezza dei limiti umani, strutturali e ontologici, ma al tempo stesso elaborò una filosofia che, «per giovar al gener umano, dee sollevar e reggere l’uomo caduto e debole». Il contributo mette in rilievo la dimensione civile del pensiero di Vico, esaminato nella pedagogia delle orazioni inaugurali, nell'anticartesianesimo del «De Italorum sapientia», nella biografia di Antonio Carafa, nella ricostruzione antropologica della società civile nella «Scienza nuova».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


