Il fascismo volle proporsi come ‘terza via’ alternativa al capitalismo e al socialismo, come esperimento rivoluzionario fondatore di uno ‘Stato nuovo’ e di un diverso sistema sociale. Della terza via fascista il corporativismo fu uno degli aspetti principali e maggiormente appariscenti. Oggetto di accesi dibattiti e della costante attenzione delle gerarchie del fascismo, l’attuazione delle corporazioni fu però tardiva e per nulla commisurata alle aspettative. Nonostante la notevole sproporzione tra le parole e i fatti, l’azione del sistema corporativo non fu però senza esito, perché accompagnò e favorì trasformazioni profonde nell’organizzazione delle classi e dei ceti e nel rapporto tra la società e lo Stato.
A. Gagliardi (2010). Il corporativismo fascista. ROMA-BARI : Laterza.
Il corporativismo fascista
GAGLIARDI, ALESSIO
2010
Abstract
Il fascismo volle proporsi come ‘terza via’ alternativa al capitalismo e al socialismo, come esperimento rivoluzionario fondatore di uno ‘Stato nuovo’ e di un diverso sistema sociale. Della terza via fascista il corporativismo fu uno degli aspetti principali e maggiormente appariscenti. Oggetto di accesi dibattiti e della costante attenzione delle gerarchie del fascismo, l’attuazione delle corporazioni fu però tardiva e per nulla commisurata alle aspettative. Nonostante la notevole sproporzione tra le parole e i fatti, l’azione del sistema corporativo non fu però senza esito, perché accompagnò e favorì trasformazioni profonde nell’organizzazione delle classi e dei ceti e nel rapporto tra la società e lo Stato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.