Quando Marshall McLuhan anticipò l'avvento del "villaggio globale" - un mondo in "rete" unificato dal progredire dei mezzi di comunicazione - di sicuro non poteva immaginare tutto quello che l' Information and Communication Technology avrebbe reso possibile. Anche la scienza medica non ha potuto sottrarsi alle nuove innovazioni apportate dalla rete che, sempre più, stanno modificando i consueti scenari di cura. Grazie ad internet si è sviluppato un particolare aspetto delle tecnologie informatiche applicate alla salute: la telemedicina. Essa si configura come uno strumento carico di potenzialità in grado di arricchire e migliorare le prestazioni sanitarie. Il filo rosso che percorre il volume si dipana lungo un'analisi multidimensionale dei nuovi scenari di cura e di sostegno legati alla telemedicina analizzandone i vantaggi, ma anche le possibili criticità. La telemedicina può essere considerata come parte di un sistema tecno-sociale e tecno-organizzativo di una società e di un welfare in rete: i gruppi di auto-mutuo-aiuto on-line ne sono un esempio paradigmatico. Malati cronici e famigliari posso trarre informazioni e conforto da queste nuove forme di comunità. La telemedicina è divenuta in breve anche supporto organizzativo nei servizi e nei sistemi informativi delle aziende sanitarie, oltre che fulcro dell'ospedale "virtuale". Ovviamente, vi sono anche degli aspetti critici. Il digital divide, la distinzione che indica chi ha le capacità- capabilities per utilizzare internet e chi non le ha, può acuire la disuguaglianza sociale. Vi sono inoltre timori per lo scarso controllo che si può svolgere sulla scientificità delle informazioni che circolano in rete e per la possibilità che la telemedicina spersonalizzi il rapporto medico-paziente. Tuttavia è bene ricordare che ogni scoperta e ogni avanzamento della tecnica, se opportunamente gestita, non è una negazione dell'uomo, sia esso malato o scienziato, ma è il cammino necessario per giungere a nuove conoscenze e per affrontare nuove sfide in grado di migliorare sempre più l' "atto terapeutico": in questo caso mediato dall' e-Care

Telemedicina, Salute e Società, Anno III, suppl. n. 3 / MORUZZI M.; CIPOLLA C.. - In: SALUTE E SOCIETÀ. - ISSN 1723-9427. - STAMPA. - (2004), pp. 5-224.

Telemedicina, Salute e Società, Anno III, suppl. n. 3

MORUZZI, MAURO;CIPOLLA, COSTANTINO
2004

Abstract

Quando Marshall McLuhan anticipò l'avvento del "villaggio globale" - un mondo in "rete" unificato dal progredire dei mezzi di comunicazione - di sicuro non poteva immaginare tutto quello che l' Information and Communication Technology avrebbe reso possibile. Anche la scienza medica non ha potuto sottrarsi alle nuove innovazioni apportate dalla rete che, sempre più, stanno modificando i consueti scenari di cura. Grazie ad internet si è sviluppato un particolare aspetto delle tecnologie informatiche applicate alla salute: la telemedicina. Essa si configura come uno strumento carico di potenzialità in grado di arricchire e migliorare le prestazioni sanitarie. Il filo rosso che percorre il volume si dipana lungo un'analisi multidimensionale dei nuovi scenari di cura e di sostegno legati alla telemedicina analizzandone i vantaggi, ma anche le possibili criticità. La telemedicina può essere considerata come parte di un sistema tecno-sociale e tecno-organizzativo di una società e di un welfare in rete: i gruppi di auto-mutuo-aiuto on-line ne sono un esempio paradigmatico. Malati cronici e famigliari posso trarre informazioni e conforto da queste nuove forme di comunità. La telemedicina è divenuta in breve anche supporto organizzativo nei servizi e nei sistemi informativi delle aziende sanitarie, oltre che fulcro dell'ospedale "virtuale". Ovviamente, vi sono anche degli aspetti critici. Il digital divide, la distinzione che indica chi ha le capacità- capabilities per utilizzare internet e chi non le ha, può acuire la disuguaglianza sociale. Vi sono inoltre timori per lo scarso controllo che si può svolgere sulla scientificità delle informazioni che circolano in rete e per la possibilità che la telemedicina spersonalizzi il rapporto medico-paziente. Tuttavia è bene ricordare che ogni scoperta e ogni avanzamento della tecnica, se opportunamente gestita, non è una negazione dell'uomo, sia esso malato o scienziato, ma è il cammino necessario per giungere a nuove conoscenze e per affrontare nuove sfide in grado di migliorare sempre più l' "atto terapeutico": in questo caso mediato dall' e-Care
2004
220
9788846462091
Telemedicina, Salute e Società, Anno III, suppl. n. 3 / MORUZZI M.; CIPOLLA C.. - In: SALUTE E SOCIETÀ. - ISSN 1723-9427. - STAMPA. - (2004), pp. 5-224.
MORUZZI M.; CIPOLLA C.
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