Il concetto di rappresentazione designa tanto uno strumento di conoscenza, per descrivere e semplificare il reale, quanto un oggetto di indagine. Coordinando gli elementi dell’ambiente sociale e dando loro coerenza, il processo rappresentativo, in entrambe le accezioni, oggettiva in immagini entità che rimarrebbe altrimenti astratte e difficilmente percepibili. Nell’ambito dell’antropologia delle religioni, avendo spesso a che fare con presunte entità non visibili, considerate extra-umane e caricate di potenza sacrale, il processo di rappresentazione riveste un ruolo centrale, sia per l’attore sociale coinvolto che per lo studioso. In questo articolo si intende prendere in considerazione l’elaborazione e la messa in atto della figura della divinità, così come si costruisce in ambito claustrale cattolico. Si indagherà il cosiddetto processo di ascesi mistica all’interno della quotidianità delle religiose, per cercare di capire in cosa effettivamente esso consista e secondo quali strategie, rappresentative, corporali e comunitarie venga messo in atto. Il termine ‘rappresentazione’ sarebbe indagato sia come contenuto della operazione riproduttiva stessa, che come processo, atto mediante il quale percezioni ed idee vengono organizzate nella coscienza (Goody 2000). Di contro, il percorso permetterebbe di evidenziare problemi metodologici di rappresentazione ad opera dello studioso, che si ritrova a dover descrivere qualcosa che egli stesso non vede.

Abitare con la divinità-dio. Processi di rappresentazione e di costruzione di senso / F. Sbardella. - STAMPA. - (2012), pp. 5.99-5.118.

Abitare con la divinità-dio. Processi di rappresentazione e di costruzione di senso.

SBARDELLA, FRANCESCA
2012

Abstract

Il concetto di rappresentazione designa tanto uno strumento di conoscenza, per descrivere e semplificare il reale, quanto un oggetto di indagine. Coordinando gli elementi dell’ambiente sociale e dando loro coerenza, il processo rappresentativo, in entrambe le accezioni, oggettiva in immagini entità che rimarrebbe altrimenti astratte e difficilmente percepibili. Nell’ambito dell’antropologia delle religioni, avendo spesso a che fare con presunte entità non visibili, considerate extra-umane e caricate di potenza sacrale, il processo di rappresentazione riveste un ruolo centrale, sia per l’attore sociale coinvolto che per lo studioso. In questo articolo si intende prendere in considerazione l’elaborazione e la messa in atto della figura della divinità, così come si costruisce in ambito claustrale cattolico. Si indagherà il cosiddetto processo di ascesi mistica all’interno della quotidianità delle religiose, per cercare di capire in cosa effettivamente esso consista e secondo quali strategie, rappresentative, corporali e comunitarie venga messo in atto. Il termine ‘rappresentazione’ sarebbe indagato sia come contenuto della operazione riproduttiva stessa, che come processo, atto mediante il quale percezioni ed idee vengono organizzate nella coscienza (Goody 2000). Di contro, il percorso permetterebbe di evidenziare problemi metodologici di rappresentazione ad opera dello studioso, che si ritrova a dover descrivere qualcosa che egli stesso non vede.
2012
Rappresentare. Questioni di antropologia, cinema e narrativa
99
118
Abitare con la divinità-dio. Processi di rappresentazione e di costruzione di senso / F. Sbardella. - STAMPA. - (2012), pp. 5.99-5.118.
F. Sbardella
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