Il saggio prende in esame i caratteri e il rilievo filosofico-religioso delle nozioni di ‘felicità terrena’ e ‘felicità futura’ nel pensiero di Jean Bodin. In particolare, è intorno al nodo concettuale della ‘felicità futura’ che si addensano alcuni dei temi fondamentali della riflessione etica e religiosa del pensatore angevino, affrontate secondo angolazioni diverse anche in altre opere, e destinate a suscitare già nei lettori (e censori) contemporanei gravi perplessità intorno alla sua ortodossia. In questo saggio il motivo della ‘felicità futura’ viene analizzato facendo riferimento sia alle prospettive escatologiche annidate nella riflessione di Bodin e nella sua idea di ciclicità della storia, sia al grande tema cinquecentesco della ‘retribuzione’ divina. Intrecciando le tesi del Colloquium Heptaplomeres con quelle di un’altra, e contemporanea, opera di Bodin, il Paradoxon, il lavoro sottolinea come la posizione bodiniana riguardo la salvezza oscilli tra la necessità di salvaguardare il sistema della giustizia retributiva universale e il dubbio costante circa la ‘sproporzione’ tra peccato (come ogni altra realtà creaturale, sempre necessariamente finito) e la prospettiva infinita di una pena eterna.
E. Scapparone (2012). Jean Bodin e la 'felicità futura': salvezza e immortalità nel Colloquium Heptaplomeres. FIRENZE : Olschki.
Jean Bodin e la 'felicità futura': salvezza e immortalità nel Colloquium Heptaplomeres
SCAPPARONE, ELISABETTA
2012
Abstract
Il saggio prende in esame i caratteri e il rilievo filosofico-religioso delle nozioni di ‘felicità terrena’ e ‘felicità futura’ nel pensiero di Jean Bodin. In particolare, è intorno al nodo concettuale della ‘felicità futura’ che si addensano alcuni dei temi fondamentali della riflessione etica e religiosa del pensatore angevino, affrontate secondo angolazioni diverse anche in altre opere, e destinate a suscitare già nei lettori (e censori) contemporanei gravi perplessità intorno alla sua ortodossia. In questo saggio il motivo della ‘felicità futura’ viene analizzato facendo riferimento sia alle prospettive escatologiche annidate nella riflessione di Bodin e nella sua idea di ciclicità della storia, sia al grande tema cinquecentesco della ‘retribuzione’ divina. Intrecciando le tesi del Colloquium Heptaplomeres con quelle di un’altra, e contemporanea, opera di Bodin, il Paradoxon, il lavoro sottolinea come la posizione bodiniana riguardo la salvezza oscilli tra la necessità di salvaguardare il sistema della giustizia retributiva universale e il dubbio costante circa la ‘sproporzione’ tra peccato (come ogni altra realtà creaturale, sempre necessariamente finito) e la prospettiva infinita di una pena eterna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.