In questo volume sono raccolti i contributi di trentadue economisti che di Alberto Quadrio Curzio1 sono stati allievi e successivamente colleghi, o che con lui hanno condiviso una parte del suo straordinario percorso intellettuale e accademico, o comunque hanno a lungo interagito con lui nel confronto di idee o nella realizzazione di iniziative di ricerca scientifica in una posizione che in qualche modo li ha resi, anche per differenza di età, suoi «allievi o collaboratori». Con questi saggi, tutti elaborati per il presente volume, gli «allievi o collaboratori» desiderano perciò rendere testimonianza di amicizia ad AQC. Nella tradizione accademica vengono spesso elaborati «studi in onore» ai quali contribuiscono diversi autori tra cui colleghi coetanei o anche più seniori dello studioso a cui si rende omaggio. Tale impostazione non viene adottata in questo lavoro, pur nella consapevolezza che AQC ha molti cari amici, ai quali lo legano rapporti di reciproca stima, fra i colleghi suoi coetanei e che essi avrebbero contribuito volentieri a questo volume. In diversi punti di questa introduzione citeremo alcuni di questi amici, ma abbiamo preferito mantenere l’opera tra «allievi o collaboratori» secondo la precedente accezione. Sempre in difformità dalla tradizione accademica più diffusa, in questo volume non è presente una biografia di AQC, se non per cenni, che possono essere integrati da alcuni scritti indirettamente autobiografici dello stesso AQC3. Alla fine del volume viene pubblicata, invece, una bibliografia delle sue opere fino all’anno 2011, alla quale spesso si rimanda in questa introduzione. Se il grande numero e la varietà di contenuti dei lavori pubblicati in questo volume testimoniano la ricchezza e la peculiarità del pensiero di AQC, queste note introduttive intendono evidenziare alcuni profili più definiti, che si ricollegano alla prospettiva dell’«economia come scienza sociale». Parliamo di «alcuni profili» poiché non abbiamo l’ambizione di inquadrare in modo conclusivo nella teoria economica il contributo del nostro maestro e amico, né intendiamo tracciare una sua biografia intellettuale, mentre egli lavora ancora con grande passione. Falliremmo, infatti, nell’intento, non solo per l’oggettiva complessità dell’impresa, ma anche perché su vari dei percorsi di ricerca di AQC è lecito attendersi da lui nuovi contributi significativi. Detto in altri termini, con questo volume non vogliamo prendere congedo da AQC, ma desideriamo testimoniargli l’interesse e la speranza che egli continui a lavorare. Con questa nostra opera vogliamo anche affermare l’utilità del pluralismo delle correnti di pensiero nelle scienze sociali e politiche di cui l’economia politica è parte. Tener conto del fatto che in Italia hanno operato, e operano, studiosi come AQC, che hanno avuto come maestri, diretti o indiretti, personalità quali Federico Caffè, Giorgio Fuà, Siro Lombardini, Paolo Sylos Labini e che si rifanno anche al pensiero di economisti italiani ben più lontani nel tempo (ad esempio, Cesare Beccaria, Carlo Cattaneo e Luigi Einaudi, Ezio Vanoni ai quali spesso AQC si richiama), tutti uniti dalla concezione dell’economia come strumento per la promozione, non solo del benessere, ma anche delle persone nel bene comune, ovvero dell’incivilimento, non significa pretendere una superiorità di queste ascendenze. Significa però disporre di un diritto di cittadinanza a fianco di altre correnti di pensiero che possono essere collocate con più evidenza nella professione internazionale. Significa anche sottolineare l’importanza di tenere viva una linea di pensiero che si rifaccia alla tradizione storico-politica del sapere economico italiano sensibile all’umanesimo e aperto all’Europa e al contesto internazionale. Su due profili ci concentreremo perciò in modo particolare rinviando per altri all’introduzione di Gilberto Antonelli e di Mario A. Maggioni sulla Parte prima («Economia liberal-sociale, istituzioni e sviluppo ») e all’intro...
G. Antonelli, R. Zoboli (2012). Un economista politico: tematiche, metodo e implicazioni di politica economica. BOLOGNA : Il Mulino.
Un economista politico: tematiche, metodo e implicazioni di politica economica
ANTONELLI, GILBERTO;
2012
Abstract
In questo volume sono raccolti i contributi di trentadue economisti che di Alberto Quadrio Curzio1 sono stati allievi e successivamente colleghi, o che con lui hanno condiviso una parte del suo straordinario percorso intellettuale e accademico, o comunque hanno a lungo interagito con lui nel confronto di idee o nella realizzazione di iniziative di ricerca scientifica in una posizione che in qualche modo li ha resi, anche per differenza di età, suoi «allievi o collaboratori». Con questi saggi, tutti elaborati per il presente volume, gli «allievi o collaboratori» desiderano perciò rendere testimonianza di amicizia ad AQC. Nella tradizione accademica vengono spesso elaborati «studi in onore» ai quali contribuiscono diversi autori tra cui colleghi coetanei o anche più seniori dello studioso a cui si rende omaggio. Tale impostazione non viene adottata in questo lavoro, pur nella consapevolezza che AQC ha molti cari amici, ai quali lo legano rapporti di reciproca stima, fra i colleghi suoi coetanei e che essi avrebbero contribuito volentieri a questo volume. In diversi punti di questa introduzione citeremo alcuni di questi amici, ma abbiamo preferito mantenere l’opera tra «allievi o collaboratori» secondo la precedente accezione. Sempre in difformità dalla tradizione accademica più diffusa, in questo volume non è presente una biografia di AQC, se non per cenni, che possono essere integrati da alcuni scritti indirettamente autobiografici dello stesso AQC3. Alla fine del volume viene pubblicata, invece, una bibliografia delle sue opere fino all’anno 2011, alla quale spesso si rimanda in questa introduzione. Se il grande numero e la varietà di contenuti dei lavori pubblicati in questo volume testimoniano la ricchezza e la peculiarità del pensiero di AQC, queste note introduttive intendono evidenziare alcuni profili più definiti, che si ricollegano alla prospettiva dell’«economia come scienza sociale». Parliamo di «alcuni profili» poiché non abbiamo l’ambizione di inquadrare in modo conclusivo nella teoria economica il contributo del nostro maestro e amico, né intendiamo tracciare una sua biografia intellettuale, mentre egli lavora ancora con grande passione. Falliremmo, infatti, nell’intento, non solo per l’oggettiva complessità dell’impresa, ma anche perché su vari dei percorsi di ricerca di AQC è lecito attendersi da lui nuovi contributi significativi. Detto in altri termini, con questo volume non vogliamo prendere congedo da AQC, ma desideriamo testimoniargli l’interesse e la speranza che egli continui a lavorare. Con questa nostra opera vogliamo anche affermare l’utilità del pluralismo delle correnti di pensiero nelle scienze sociali e politiche di cui l’economia politica è parte. Tener conto del fatto che in Italia hanno operato, e operano, studiosi come AQC, che hanno avuto come maestri, diretti o indiretti, personalità quali Federico Caffè, Giorgio Fuà, Siro Lombardini, Paolo Sylos Labini e che si rifanno anche al pensiero di economisti italiani ben più lontani nel tempo (ad esempio, Cesare Beccaria, Carlo Cattaneo e Luigi Einaudi, Ezio Vanoni ai quali spesso AQC si richiama), tutti uniti dalla concezione dell’economia come strumento per la promozione, non solo del benessere, ma anche delle persone nel bene comune, ovvero dell’incivilimento, non significa pretendere una superiorità di queste ascendenze. Significa però disporre di un diritto di cittadinanza a fianco di altre correnti di pensiero che possono essere collocate con più evidenza nella professione internazionale. Significa anche sottolineare l’importanza di tenere viva una linea di pensiero che si rifaccia alla tradizione storico-politica del sapere economico italiano sensibile all’umanesimo e aperto all’Europa e al contesto internazionale. Su due profili ci concentreremo perciò in modo particolare rinviando per altri all’introduzione di Gilberto Antonelli e di Mario A. Maggioni sulla Parte prima («Economia liberal-sociale, istituzioni e sviluppo ») e all’intro...I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.