In questo lavoro proveremo a operare una critica semiotica dell’ideologia che si cela dietro la nozione di “natura” e, ovviamente, dietro quella di “cultura” che ne è a nostro parere correlativa. Con “critica semiotica dell’ideologia”, ci riferiamo innanzi tutto a ciò che Umberto Eco (1975: 363) chiamava “inventio ideologica”, e cioè un discorso o una pratica che seleziona solamente alcuni dei suoi significati possibili, lasciandone sullo sfondo altri ugualmente predicabili, ma che non sono però funzionali all’obiettivo che si vuole raggiungere. Crediamo allora che esista un’operazione semiotica critica in grado di mostrare quei sensi in contraddizione con quelli ideologicamente attivati che il discorso dei naturalisti e dei culturalisti nasconde o narcotizza. Più profondamente, una critica semiotica dell’ideologia è in grado di mostrare quale sia la categorizzazione implicita che presiede alla distinzione tra “naturalismo” e “culturalismo” e quali siano i valori semantici che vengono ripartiti e opposti all’interno di questa stessa categorizzazione. La nostra tesi, che proveremo a dimostrare, è che sia il naturalismo che il culturalismo nascondano la stessa identica ripartizione di valori semantici, limitandosi con questo a sottolineare l’importanza di un determinato polo dell’opposizione a discapito dell’altro. In breve, dietro alla spesso durissima lotta tra “naturalisti” e “culturalisti” si celerebbe insomma la stessa identica ontologia di sfondo e la differenza sarebbe di fatto i) quella a ricondurre alcuni fenomeni a un particolare polo interno alla stessa opposizione (piuttosto che all’altro); ii) quella di investire euforicamente un polo dell’opposizione e disforicamente il polo opposto. Vediamo allora innanzi tutto qual è la struttura costitutiva del “naturalismo”, dal momento che, come vedremo, il “culturalismo” si fonda sulla stessa identica categorizzazione.
C. Paolucci (2012). Physis e nomos. Ideologie della natura tra catarsi, empatia e percezione sessuale. MILANO : Mimesis.
Physis e nomos. Ideologie della natura tra catarsi, empatia e percezione sessuale
PAOLUCCI, CLAUDIO
2012
Abstract
In questo lavoro proveremo a operare una critica semiotica dell’ideologia che si cela dietro la nozione di “natura” e, ovviamente, dietro quella di “cultura” che ne è a nostro parere correlativa. Con “critica semiotica dell’ideologia”, ci riferiamo innanzi tutto a ciò che Umberto Eco (1975: 363) chiamava “inventio ideologica”, e cioè un discorso o una pratica che seleziona solamente alcuni dei suoi significati possibili, lasciandone sullo sfondo altri ugualmente predicabili, ma che non sono però funzionali all’obiettivo che si vuole raggiungere. Crediamo allora che esista un’operazione semiotica critica in grado di mostrare quei sensi in contraddizione con quelli ideologicamente attivati che il discorso dei naturalisti e dei culturalisti nasconde o narcotizza. Più profondamente, una critica semiotica dell’ideologia è in grado di mostrare quale sia la categorizzazione implicita che presiede alla distinzione tra “naturalismo” e “culturalismo” e quali siano i valori semantici che vengono ripartiti e opposti all’interno di questa stessa categorizzazione. La nostra tesi, che proveremo a dimostrare, è che sia il naturalismo che il culturalismo nascondano la stessa identica ripartizione di valori semantici, limitandosi con questo a sottolineare l’importanza di un determinato polo dell’opposizione a discapito dell’altro. In breve, dietro alla spesso durissima lotta tra “naturalisti” e “culturalisti” si celerebbe insomma la stessa identica ontologia di sfondo e la differenza sarebbe di fatto i) quella a ricondurre alcuni fenomeni a un particolare polo interno alla stessa opposizione (piuttosto che all’altro); ii) quella di investire euforicamente un polo dell’opposizione e disforicamente il polo opposto. Vediamo allora innanzi tutto qual è la struttura costitutiva del “naturalismo”, dal momento che, come vedremo, il “culturalismo” si fonda sulla stessa identica categorizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.