L’evoluzione della medicina, le nuove conoscenze, i determinanti apporti delle tecnologie in ambito sanitario hanno, non solo ampliato il campo d’azione della medicina, ma anche aumentato la sopravvivenza delle persone modificando la patologia e la prevalenza delle malattie. La conseguente evoluzione e complessità del bisogno di cure richiedono modelli assistenziali capaci di erogare risposte integrate attraverso lo sviluppo della cultura delle relazioni nella continuità. Analoga evoluzione è avvenuta nell’uso della nutrizione artificiale, pratica terapeutica utilizzata sia negli stati di malattia acuta che negli stati di malattia cronica ai diversi livelli di intensità assistenziale. Le crescenti indicazioni dell’utilizzo di questa pratica clinica hanno portato la Regione Emilia-Romagna ad emanare linee di indirizzo (Circolare n. 4/2004) di riferimento per le Aziende sanitarie. Le indicazioni regionali delineano il percorso clinico-organizzativo per la gestione integrata della nutrizione artificiale; perseguendo l’obiettivo della continuità assistenziale, della qualificazione scientifica, della multidisciplinarità e multiprofessionalità. Per raggiungere tali obiettivi la circolare affronta gli aspetti peculiari dell’appropriatezza terapeutica e della continuità assistenziale, prevede la presenza in ambito aziendale di un team nutrizionale, individua le strutture coinvolte e le responsabilità ai diversi livelli. Inoltre fornisce raccomandazioni per l’appropriato utilizzo degli integratori prescritti nell’ambito di un programma nutrizionale, e prevede percorsi specifici di formazione differenziati per livello di approfondimento.
Pironi L, Rolfini M, Zappi A. (2006). La Nutrizione Artificiale: il progetto della regione Emilia-Romagna. BOLOGNA : Editrice Compositori.
La Nutrizione Artificiale: il progetto della regione Emilia-Romagna
PIRONI, LORIS;
2006
Abstract
L’evoluzione della medicina, le nuove conoscenze, i determinanti apporti delle tecnologie in ambito sanitario hanno, non solo ampliato il campo d’azione della medicina, ma anche aumentato la sopravvivenza delle persone modificando la patologia e la prevalenza delle malattie. La conseguente evoluzione e complessità del bisogno di cure richiedono modelli assistenziali capaci di erogare risposte integrate attraverso lo sviluppo della cultura delle relazioni nella continuità. Analoga evoluzione è avvenuta nell’uso della nutrizione artificiale, pratica terapeutica utilizzata sia negli stati di malattia acuta che negli stati di malattia cronica ai diversi livelli di intensità assistenziale. Le crescenti indicazioni dell’utilizzo di questa pratica clinica hanno portato la Regione Emilia-Romagna ad emanare linee di indirizzo (Circolare n. 4/2004) di riferimento per le Aziende sanitarie. Le indicazioni regionali delineano il percorso clinico-organizzativo per la gestione integrata della nutrizione artificiale; perseguendo l’obiettivo della continuità assistenziale, della qualificazione scientifica, della multidisciplinarità e multiprofessionalità. Per raggiungere tali obiettivi la circolare affronta gli aspetti peculiari dell’appropriatezza terapeutica e della continuità assistenziale, prevede la presenza in ambito aziendale di un team nutrizionale, individua le strutture coinvolte e le responsabilità ai diversi livelli. Inoltre fornisce raccomandazioni per l’appropriato utilizzo degli integratori prescritti nell’ambito di un programma nutrizionale, e prevede percorsi specifici di formazione differenziati per livello di approfondimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


