Il breve contributo propone un’analisi del lavoro compiuto nel 2008 da Eimuntas Nekrošius con un gruppo di attori italiani in occasione della sua messa in scena di una trasposizione teatrale di “Anna Karenina” da lui stesso firmata per Emilia Romagna Teatro Fondazione, a partire dall’individuazione del “vocabolario” messo a punto dal celebre regista lituano per confrontarsi con la compagnia. Ne emerge un succinto prontuario della poetica scenica di Nekrošius incentrato sulla dialettica di “frammento” e “carcassa”. Nel solco di un’estetica impostata con ogni evidenza sul paradigma del montaggio – Ejzenštejn docet, il lavoro di Nekrošius viene sviluppandosi sul filo di un minuzioso sminuzzamento dell’azione in dettagli significativi, non di rado in rapporto metaforico con la realtà cui fanno riferimento, sapientemente ricomposti dal regista in una “carcassa” che costituisce lo scheletro strutturale dell’opera, ultima depositaria di quella grande figura dell’organicità che informa di sé la grande tradizione del teatro russo del Novecento.

C. Longhi (2008). Per un vocabolario delle prove di "Anna Karenina". Appunti a margine di un'avventura teatrale. MODENA : Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Per un vocabolario delle prove di "Anna Karenina". Appunti a margine di un'avventura teatrale

LONGHI, CLAUDIO
2008

Abstract

Il breve contributo propone un’analisi del lavoro compiuto nel 2008 da Eimuntas Nekrošius con un gruppo di attori italiani in occasione della sua messa in scena di una trasposizione teatrale di “Anna Karenina” da lui stesso firmata per Emilia Romagna Teatro Fondazione, a partire dall’individuazione del “vocabolario” messo a punto dal celebre regista lituano per confrontarsi con la compagnia. Ne emerge un succinto prontuario della poetica scenica di Nekrošius incentrato sulla dialettica di “frammento” e “carcassa”. Nel solco di un’estetica impostata con ogni evidenza sul paradigma del montaggio – Ejzenštejn docet, il lavoro di Nekrošius viene sviluppandosi sul filo di un minuzioso sminuzzamento dell’azione in dettagli significativi, non di rado in rapporto metaforico con la realtà cui fanno riferimento, sapientemente ricomposti dal regista in una “carcassa” che costituisce lo scheletro strutturale dell’opera, ultima depositaria di quella grande figura dell’organicità che informa di sé la grande tradizione del teatro russo del Novecento.
2008
Lev Nikolaevic Tolstoj. «Anna Karenina». Regia Eimuntas Nekrosius
41
44
C. Longhi (2008). Per un vocabolario delle prove di "Anna Karenina". Appunti a margine di un'avventura teatrale. MODENA : Emilia Romagna Teatro Fondazione.
C. Longhi
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