Nell’ambito delle manifestazioni per Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, si è svolto a Genova, fra il 4 ottobre e il 26 novembre 2004, "d.verse. Primo Festival Internazionale del Teatro per le Diverse Abilità" organizzato dal Centro Studi per l’integrazione lavorativa dei disabili della ASL 3 “Genovese” in collaborazione con l’associazione culturale “la Milonga” e il Laboratorio Teatrale Integrato Tuttinscena, con il sostegno della Provincia di Genova e della Regione Liguria, il patrocinio dell'Università degli Studi di Genova, e la collaborazione di otto teatri genovesi. Responsabile: Maria Paola Ferrigno; Progettazione artistica: Cristina Valenti; Coordinamento artistico: Sandro Baldacci. In conclusione, il convegno "D.verse Abilità e Teatro", occasione che ha consentito a studiosi, attori, registi e scrittori di interrogarsi sulle nuove frontiere del teatro come strumento di integrazione e sul peculiare apporto che artisti “diversamente abili” possono dare alla rappresentazione artistica. Il cartellone ha ospitato alcune fra le più importanti compagnie di teatro integrato, e di compagnie composte da attori disabili, che operano in Italia e in Europa. Il Festival si è aperto con il musical “l’Anima Buona del Pianeta Sezuan” del Laboratorio Tuttinscena: trenta ragazzi, di cui una buona parte portatori di handicap, provenienti da dieci scuole genovesi, per la regia di M. Pirovano e M. Bonomi. A seguire: “Microphobia” e “The Human Suite”, due coreografie della CandoCo Dance Company di Londra, una compagnia di danza contemporanea formata da danzatori disabili e normodotati, leader nella formazione e nell’educazione alla danza integrata; “La Sirena di Rodari” del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli di Roma, per la regia di R. Gandini: tredici “ex” del laboratorio in uno spettacolo che ha dato vita alla prima Compagnia Italiana Integrata di Teatro Ragazzi; “Esopo Opera Rock”, musical per la regia di S. Baldacci, frutto di un laboratorio integrato che ha coinvolto i centri diurni della Città di Imperia, il DAMS di Genova e operatori socio sanitari; “No Exit”, regia di A. Viganò, della compagnia francese Oiseau Mouche, finanziata dallo stato e composta da attori professionisti portatori di handicap; “Ritratti” di Lenz Rifrazioni di Parma per la regia di M.F. Maestri: cinque ritratti del mito occidentale resi con eccezionale forza rappresentativa delle attrici diversamente abili ; “Filottete H” di Maccabeteatro per la regia di E. Toma: ispirato a Sofocle, lo spettacolo, con attori portatori di handicap, tratteggia la difficoltà di accettare l’idea di non essere perfetti. A conclusione del ciclo di rappresentazioni, il convegno dal titolo "D.verse Abilità e Teatro". Interventi di E. Buonaccorsi (Università di Genova ), M.P. Ferrigno (Centro Studi della ASL 3 “Genovese”), G. Oliva (Università Cattolica di Milano), C. Valenti (Università di Bologna), A. Celestini (attore e regista), R. Frati (Teatro dell’Oppresso di Parigi), T. Scarpa (scrittore), D. Segre (regista). In chiusura: “A proposito di sentimenti”, mediometraggio di D. Segre. Il Festival si è concluso con la performance “Emplacement Reservé”, che Rui Frati ha rappresentato con i suoi attori e con il coinvolgimento diretto del pubblico presente. Le disavventure di una madre “speciale” a causa delle circostanze che coinvolgono sua figlia disabile. Un modo dinamico e vitale affinché il dibattito e l’atto teatrale siano un unico corpo.

M.P. Ferrigno, C. Valenti, S. Baldacci (2004). d.verse. Primo Festival Internazionale del Teatro per le Diverse Abilità.

d.verse. Primo Festival Internazionale del Teatro per le Diverse Abilità

VALENTI, CRISTINA;
2004

Abstract

Nell’ambito delle manifestazioni per Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, si è svolto a Genova, fra il 4 ottobre e il 26 novembre 2004, "d.verse. Primo Festival Internazionale del Teatro per le Diverse Abilità" organizzato dal Centro Studi per l’integrazione lavorativa dei disabili della ASL 3 “Genovese” in collaborazione con l’associazione culturale “la Milonga” e il Laboratorio Teatrale Integrato Tuttinscena, con il sostegno della Provincia di Genova e della Regione Liguria, il patrocinio dell'Università degli Studi di Genova, e la collaborazione di otto teatri genovesi. Responsabile: Maria Paola Ferrigno; Progettazione artistica: Cristina Valenti; Coordinamento artistico: Sandro Baldacci. In conclusione, il convegno "D.verse Abilità e Teatro", occasione che ha consentito a studiosi, attori, registi e scrittori di interrogarsi sulle nuove frontiere del teatro come strumento di integrazione e sul peculiare apporto che artisti “diversamente abili” possono dare alla rappresentazione artistica. Il cartellone ha ospitato alcune fra le più importanti compagnie di teatro integrato, e di compagnie composte da attori disabili, che operano in Italia e in Europa. Il Festival si è aperto con il musical “l’Anima Buona del Pianeta Sezuan” del Laboratorio Tuttinscena: trenta ragazzi, di cui una buona parte portatori di handicap, provenienti da dieci scuole genovesi, per la regia di M. Pirovano e M. Bonomi. A seguire: “Microphobia” e “The Human Suite”, due coreografie della CandoCo Dance Company di Londra, una compagnia di danza contemporanea formata da danzatori disabili e normodotati, leader nella formazione e nell’educazione alla danza integrata; “La Sirena di Rodari” del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli di Roma, per la regia di R. Gandini: tredici “ex” del laboratorio in uno spettacolo che ha dato vita alla prima Compagnia Italiana Integrata di Teatro Ragazzi; “Esopo Opera Rock”, musical per la regia di S. Baldacci, frutto di un laboratorio integrato che ha coinvolto i centri diurni della Città di Imperia, il DAMS di Genova e operatori socio sanitari; “No Exit”, regia di A. Viganò, della compagnia francese Oiseau Mouche, finanziata dallo stato e composta da attori professionisti portatori di handicap; “Ritratti” di Lenz Rifrazioni di Parma per la regia di M.F. Maestri: cinque ritratti del mito occidentale resi con eccezionale forza rappresentativa delle attrici diversamente abili ; “Filottete H” di Maccabeteatro per la regia di E. Toma: ispirato a Sofocle, lo spettacolo, con attori portatori di handicap, tratteggia la difficoltà di accettare l’idea di non essere perfetti. A conclusione del ciclo di rappresentazioni, il convegno dal titolo "D.verse Abilità e Teatro". Interventi di E. Buonaccorsi (Università di Genova ), M.P. Ferrigno (Centro Studi della ASL 3 “Genovese”), G. Oliva (Università Cattolica di Milano), C. Valenti (Università di Bologna), A. Celestini (attore e regista), R. Frati (Teatro dell’Oppresso di Parigi), T. Scarpa (scrittore), D. Segre (regista). In chiusura: “A proposito di sentimenti”, mediometraggio di D. Segre. Il Festival si è concluso con la performance “Emplacement Reservé”, che Rui Frati ha rappresentato con i suoi attori e con il coinvolgimento diretto del pubblico presente. Le disavventure di una madre “speciale” a causa delle circostanze che coinvolgono sua figlia disabile. Un modo dinamico e vitale affinché il dibattito e l’atto teatrale siano un unico corpo.
2004
M.P. Ferrigno, C. Valenti, S. Baldacci (2004). d.verse. Primo Festival Internazionale del Teatro per le Diverse Abilità.
M.P. Ferrigno; C. Valenti; S. Baldacci
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/12003
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