La transizione Pleistocene-Olocene è caratterizzata da cambiamenti ambientali ed ecologici che hanno avuto importanti riflessi sulla biologia e sui comportamenti delle popolazioni umane. Durante l'Olocene si assiste a cambiamenti nelle strategie di sussistenza con il passaggio ad un'economia produttiva che, a seconda delle condizioni geografiche e climatiche, si sviluppa con modalità diverse. Il progetto dell'U.O. di Bologna si inserisce in questo ambito e in particolare nello studio della preistoria recente e della protostoria di popolazioni umane della Dancalia, regione del corno d'Africa che ha svolto un ruolo centrale nella filogenesi e popolamento umani dell'Africa e più in generale dell'Eurasia, come evidenziato da resti di Homo di almeno 1 milione di anni. La Dancalia è caratterizzata dalla presenza di migliaia di siti archeologici funerari e abitativi databili dagli inizi dell'Olocene ad oggi. I siti funerari comprendono monumenti isolati e gruppi di tumuli la cui tipologia e stato di conservazione suggeriscono che si tratti di località frequentate a scopi rituali in modo ripetuto e prolungato nel tempo. Alcune delle strutture e complessi funerari ricordano quelli del Sahel Sahariano, della Nubia (Sudan) e di alcune regioni della penisola Arabica attribuiti a società tribali pastorali fortemente stratificate, e che potrebbero inserirsi cronologicamente tra il 3° e il 1° millennio a.C.. Lo scopo dell'U.O. di Bologna è quello di indagare questi siti per effettuare ricognizioni, scavo, datazione e studio di resti scheletrici umani che possano fornire informazioni circa popolamento, stile di vita e ritualità funeraria delle popolazioni dancale della preistoria recente e di epoca protostorica. Per quanto riguarda gli aspetti biologici verranno esaminati specifici indicatori scheletrici (età, sesso, stato di salute, alimentazione, attività fisica, ecc.) per ricostruire identità biologica, stile e qualità di vita delle popolazioni inumate. Particolare attenzione verrà data alla rilevazione di indicatori ossei e dentari di attività, per il cui studio saranno utilizzati specifici metodi messi a punto dall'U.O. di Bologna. Lo studio di questi indicatori contribuisce a risalire al tipo e al livello di stress fisico che, oltre che a cause genetiche, può essere messo in relazione alla diversa efficienza e complessità dei sistemi culturali, soprattutto in relazione alle diverse strategie di sussistenza (caccia-raccolta, pastorizia, agricoltura, ecc.). Inoltre verranno esaminate eventuali lesioni ossee peri e post mortem che possono fornire importanti informazioni circa pratiche e rituali funerari. Questi marcatori saranno esaminati attraverso esame macroscopico e microscopico (stereomicroscopio e microscopio elettronico a scansione) e verrà realizzato uno standard di rilevazione non ancora completamente definito in letteratura. L'U.O. di Bologna da tempo studia aspetti biologici e culturali di popolazioni della transizione Pleistocene-Olocene e oloceniche. Sarà quindi possibile effettuare confronti con reperti scheletrici geograficamente o cronologicamente o per stile di vita, comparabili e analizzati con gli stessi metodi di studio. In particolare verranno considerati i resti umani delle necropoli epipaleolitiche (11-13000 BP) di Taforalt (Marocco) e Afalou (Algeria). Il confronto potrà essere esteso ad altre serie oloceniche dell'area mediterranea.

Popolamento, stile di vita e pratiche funerarie in epoca olocenica: l'uomo della Dancalia / Belcastro M.G.. - (2009).

Popolamento, stile di vita e pratiche funerarie in epoca olocenica: l'uomo della Dancalia.

BELCASTRO, MARIA GIOVANNA
2009

Abstract

La transizione Pleistocene-Olocene è caratterizzata da cambiamenti ambientali ed ecologici che hanno avuto importanti riflessi sulla biologia e sui comportamenti delle popolazioni umane. Durante l'Olocene si assiste a cambiamenti nelle strategie di sussistenza con il passaggio ad un'economia produttiva che, a seconda delle condizioni geografiche e climatiche, si sviluppa con modalità diverse. Il progetto dell'U.O. di Bologna si inserisce in questo ambito e in particolare nello studio della preistoria recente e della protostoria di popolazioni umane della Dancalia, regione del corno d'Africa che ha svolto un ruolo centrale nella filogenesi e popolamento umani dell'Africa e più in generale dell'Eurasia, come evidenziato da resti di Homo di almeno 1 milione di anni. La Dancalia è caratterizzata dalla presenza di migliaia di siti archeologici funerari e abitativi databili dagli inizi dell'Olocene ad oggi. I siti funerari comprendono monumenti isolati e gruppi di tumuli la cui tipologia e stato di conservazione suggeriscono che si tratti di località frequentate a scopi rituali in modo ripetuto e prolungato nel tempo. Alcune delle strutture e complessi funerari ricordano quelli del Sahel Sahariano, della Nubia (Sudan) e di alcune regioni della penisola Arabica attribuiti a società tribali pastorali fortemente stratificate, e che potrebbero inserirsi cronologicamente tra il 3° e il 1° millennio a.C.. Lo scopo dell'U.O. di Bologna è quello di indagare questi siti per effettuare ricognizioni, scavo, datazione e studio di resti scheletrici umani che possano fornire informazioni circa popolamento, stile di vita e ritualità funeraria delle popolazioni dancale della preistoria recente e di epoca protostorica. Per quanto riguarda gli aspetti biologici verranno esaminati specifici indicatori scheletrici (età, sesso, stato di salute, alimentazione, attività fisica, ecc.) per ricostruire identità biologica, stile e qualità di vita delle popolazioni inumate. Particolare attenzione verrà data alla rilevazione di indicatori ossei e dentari di attività, per il cui studio saranno utilizzati specifici metodi messi a punto dall'U.O. di Bologna. Lo studio di questi indicatori contribuisce a risalire al tipo e al livello di stress fisico che, oltre che a cause genetiche, può essere messo in relazione alla diversa efficienza e complessità dei sistemi culturali, soprattutto in relazione alle diverse strategie di sussistenza (caccia-raccolta, pastorizia, agricoltura, ecc.). Inoltre verranno esaminate eventuali lesioni ossee peri e post mortem che possono fornire importanti informazioni circa pratiche e rituali funerari. Questi marcatori saranno esaminati attraverso esame macroscopico e microscopico (stereomicroscopio e microscopio elettronico a scansione) e verrà realizzato uno standard di rilevazione non ancora completamente definito in letteratura. L'U.O. di Bologna da tempo studia aspetti biologici e culturali di popolazioni della transizione Pleistocene-Olocene e oloceniche. Sarà quindi possibile effettuare confronti con reperti scheletrici geograficamente o cronologicamente o per stile di vita, comparabili e analizzati con gli stessi metodi di studio. In particolare verranno considerati i resti umani delle necropoli epipaleolitiche (11-13000 BP) di Taforalt (Marocco) e Afalou (Algeria). Il confronto potrà essere esteso ad altre serie oloceniche dell'area mediterranea.
2009
2009
Popolamento, stile di vita e pratiche funerarie in epoca olocenica: l'uomo della Dancalia / Belcastro M.G.. - (2009).
Belcastro M.G.
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