La tormentata vicenda della ricostruzione del Teatro Galli di Rimini, gravemente danneggiato dai bombardamenti dell’ultima guerra, si segnala per la lunga polemica promossa dal Comitato cittadino favorevole a un ripristino "com'era dov'era" dell’edificio ottocentesco nei riguardi del progetto vincitore del Concorso indetto dal Comune nel 1985. La tesi, discussa presso la Facoltà di Architettura di Firenze nel novembre del 2001, prendeva spunto dal dibattito allora in corso con l’obiettivo di contribuire a fare chiarezza sui termini della questione. Basandosi su un’accurata disamina dei documenti di archivio e su un rigoroso rilievo di dettaglio dei resti della fabbrica, la tesi si proponeva di analizzare le tecniche costruttive impiegate nel cantiere verificando il grado di rispondenza di quanto effettivamente realizzato alle specifiche fornite dal progettista per l’esecuzione dell’opera. Lo studio giungeva così a dimostrare la impraticabilità di un preteso rifacimento à l’identique delle parti distrutte sulla scorta della documentazione conservata presso la Biblioteca Poletti di Modena, non solo per il riscontro di difformità anche sostanziali rispetto a quanto previsto in progetto, ma anche per il ricorso a una varietà di magisteri - sono state individuate ben nove tipologie di murature portanti! – ormai per lo più in disuso e comunque improponibili ai sensi della vigente normativa tecnica, cui la ricostruzione ex-novo avrebbe dovuto ottemperare. Il lavoro si concludeva con l’analisi del degrado delle strutture allo stato di rudere, fornendo puntuali indicazioni sui provvedimenti conservativi da adottare per la salvaguardia di quanto tuttora permane dell’edificio teatrale progettato e diretto da Luigi Poletti negli anni che vanno dal 1842 al 1857.
A.UGOLINI, G.CRUCIANI FABOZZI, S.SALUCCI (2008). IL TATRO AMINTORE GALLI A RIMINI. lE TECNICHE COSTRUTTIVE DI UN TEATRO DELL'OTTOCENTO. FIRENZE : ALINEA.
IL TATRO AMINTORE GALLI A RIMINI. lE TECNICHE COSTRUTTIVE DI UN TEATRO DELL'OTTOCENTO
UGOLINI, ANDREA;
2008
Abstract
La tormentata vicenda della ricostruzione del Teatro Galli di Rimini, gravemente danneggiato dai bombardamenti dell’ultima guerra, si segnala per la lunga polemica promossa dal Comitato cittadino favorevole a un ripristino "com'era dov'era" dell’edificio ottocentesco nei riguardi del progetto vincitore del Concorso indetto dal Comune nel 1985. La tesi, discussa presso la Facoltà di Architettura di Firenze nel novembre del 2001, prendeva spunto dal dibattito allora in corso con l’obiettivo di contribuire a fare chiarezza sui termini della questione. Basandosi su un’accurata disamina dei documenti di archivio e su un rigoroso rilievo di dettaglio dei resti della fabbrica, la tesi si proponeva di analizzare le tecniche costruttive impiegate nel cantiere verificando il grado di rispondenza di quanto effettivamente realizzato alle specifiche fornite dal progettista per l’esecuzione dell’opera. Lo studio giungeva così a dimostrare la impraticabilità di un preteso rifacimento à l’identique delle parti distrutte sulla scorta della documentazione conservata presso la Biblioteca Poletti di Modena, non solo per il riscontro di difformità anche sostanziali rispetto a quanto previsto in progetto, ma anche per il ricorso a una varietà di magisteri - sono state individuate ben nove tipologie di murature portanti! – ormai per lo più in disuso e comunque improponibili ai sensi della vigente normativa tecnica, cui la ricostruzione ex-novo avrebbe dovuto ottemperare. Il lavoro si concludeva con l’analisi del degrado delle strutture allo stato di rudere, fornendo puntuali indicazioni sui provvedimenti conservativi da adottare per la salvaguardia di quanto tuttora permane dell’edificio teatrale progettato e diretto da Luigi Poletti negli anni che vanno dal 1842 al 1857.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
