Negli anni ’90 sono stati introdotti in ambito odontoiatrico i primi cementi a base di silicati di calcio, comunemente denominati cementi MTA (Mineral Trioxide Aggregate). Tali cementi hanno dimostrato interessanti proprietà cliniche in chirurgia endodontica grazie alla possibilità di essere applicati in ambiente umido, ovvero in presenza di sangue o altri fluidi biologici, tipiche condizioni di un sito chirurgico osseo. Recenti studi hanno dimostrato la loro capacità di formare uno strato superficiale di materiale apatitico se immersi in soluzioni simulanti i fluidi biologici (simulated body fluids). È probabile che lo strato apatitico sia responsabile della buona attività osteogenica di questi cementi, ben dimostrata da studi in vitro ed in vivo. La proprietà di formare apatite permette di considerare tali materiali come cementi bioattivi. Questo studio ha confrontato la bioattività di un cemento calcio silicatico endodontico commerciale (White ProRoot MTA, Dentsply, USA) con quella di cementi calcio silicati sperimentali contenenti diverse percentuali di fluoruro di sodio. In particolare quantità rispettivamente dell’1% e del 10% di NaF sono state addizionate a un cemento sperimentale base (wTC-Bi) costituito da dicalcio e tricalcio silicato (belite e alite), tricalcio alluminato, solfato di calcio, cloruro di calcio ed ossido di bismuto. I cementi ottenuti sono stati denominati FTC-Bi ed F10TC-Bi. I cementi sono stati caratterizzati mediante spettroscopia micro-Raman ed ATR/FT-IR prima e dopo immersione per tempi diversi (5 ore-28 giorni) a 37°C, in simulated body fluid DPBS (Dulbecco’s Phosphate Buffered Saline). Le tecniche spettroscopiche hanno mostrato differenze significative tra la composizione dei cementi sperimentali e di ProRoot MTA, principalmente per quanto riguarda le componenti solfato e silicato. Dopo 5 ore di immersione in DPBS, i cementi contenenti fluoruro erano già ricoperti di un deposito di carbonatoapatite di tipo B (evidenziato dalla comparsa della banda Raman a 960 cm-1 e delle bande IR a 1460, 1410, 1025, 960, 870, 600, 560 cm-1) (Figura 1); il deposito era significativamente più spesso che nel caso dei cementi non contenenti fluoruro. Dopo 1 giorno di immersione in DPBS, è stata rivelata la presenza dello ione fluoruro nel reticolo cristallino dell’apatite (in maggior quantità in F10TC-Bi che in FTC). In tutti i cementi, il deposito è sempre andato aumentando in grado di maturazione, spessore ed omogeneità all’aumentare del tempo di immersione. Il cemento F10TC-Bi ha dimostrato una bioattività minore rispetto al cemento FTC-Bi. Tutti i cementi hanno mostrato la formazione di idrossido di calcio nei primi stadi di indurimento (banda IR a 3640 cm-1) ed un aumento significativo del pH del mezzo che resta basico fino a 28 giorni di immersione. In accordo con i dati di bioattività, il cemento F10TC-Bi ha mostrato una minor produzione di idrossido di calcio. In conclusione, lo studio dimostra che i cementi calcio silicati hanno una spiccata bioattività, che può essere ulteriormente aumentata con composti fluorurati.

P. Taddei, E. Modena, A. Tinti, M.G. Gandolfi, F. Siboni, C. Prati (2012). Effetto del contenuto di fluoruro sulla bioattività di cementi endodontici a base di silicati di calcio..

Effetto del contenuto di fluoruro sulla bioattività di cementi endodontici a base di silicati di calcio.

TADDEI, PAOLA;MODENA, ENRICO;TINTI, ANNA;GANDOLFI, MARIA GIOVANNA;SIBONI, FRANCESCO;PRATI, CARLO
2012

Abstract

Negli anni ’90 sono stati introdotti in ambito odontoiatrico i primi cementi a base di silicati di calcio, comunemente denominati cementi MTA (Mineral Trioxide Aggregate). Tali cementi hanno dimostrato interessanti proprietà cliniche in chirurgia endodontica grazie alla possibilità di essere applicati in ambiente umido, ovvero in presenza di sangue o altri fluidi biologici, tipiche condizioni di un sito chirurgico osseo. Recenti studi hanno dimostrato la loro capacità di formare uno strato superficiale di materiale apatitico se immersi in soluzioni simulanti i fluidi biologici (simulated body fluids). È probabile che lo strato apatitico sia responsabile della buona attività osteogenica di questi cementi, ben dimostrata da studi in vitro ed in vivo. La proprietà di formare apatite permette di considerare tali materiali come cementi bioattivi. Questo studio ha confrontato la bioattività di un cemento calcio silicatico endodontico commerciale (White ProRoot MTA, Dentsply, USA) con quella di cementi calcio silicati sperimentali contenenti diverse percentuali di fluoruro di sodio. In particolare quantità rispettivamente dell’1% e del 10% di NaF sono state addizionate a un cemento sperimentale base (wTC-Bi) costituito da dicalcio e tricalcio silicato (belite e alite), tricalcio alluminato, solfato di calcio, cloruro di calcio ed ossido di bismuto. I cementi ottenuti sono stati denominati FTC-Bi ed F10TC-Bi. I cementi sono stati caratterizzati mediante spettroscopia micro-Raman ed ATR/FT-IR prima e dopo immersione per tempi diversi (5 ore-28 giorni) a 37°C, in simulated body fluid DPBS (Dulbecco’s Phosphate Buffered Saline). Le tecniche spettroscopiche hanno mostrato differenze significative tra la composizione dei cementi sperimentali e di ProRoot MTA, principalmente per quanto riguarda le componenti solfato e silicato. Dopo 5 ore di immersione in DPBS, i cementi contenenti fluoruro erano già ricoperti di un deposito di carbonatoapatite di tipo B (evidenziato dalla comparsa della banda Raman a 960 cm-1 e delle bande IR a 1460, 1410, 1025, 960, 870, 600, 560 cm-1) (Figura 1); il deposito era significativamente più spesso che nel caso dei cementi non contenenti fluoruro. Dopo 1 giorno di immersione in DPBS, è stata rivelata la presenza dello ione fluoruro nel reticolo cristallino dell’apatite (in maggior quantità in F10TC-Bi che in FTC). In tutti i cementi, il deposito è sempre andato aumentando in grado di maturazione, spessore ed omogeneità all’aumentare del tempo di immersione. Il cemento F10TC-Bi ha dimostrato una bioattività minore rispetto al cemento FTC-Bi. Tutti i cementi hanno mostrato la formazione di idrossido di calcio nei primi stadi di indurimento (banda IR a 3640 cm-1) ed un aumento significativo del pH del mezzo che resta basico fino a 28 giorni di immersione. In accordo con i dati di bioattività, il cemento F10TC-Bi ha mostrato una minor produzione di idrossido di calcio. In conclusione, lo studio dimostra che i cementi calcio silicati hanno una spiccata bioattività, che può essere ulteriormente aumentata con composti fluorurati.
2012
II Congresso Nazionale di Spettroscopie Raman ed Effetti Ottici non Lineari
PO-28
PO-28
P. Taddei, E. Modena, A. Tinti, M.G. Gandolfi, F. Siboni, C. Prati (2012). Effetto del contenuto di fluoruro sulla bioattività di cementi endodontici a base di silicati di calcio..
P. Taddei; E. Modena; A. Tinti; M.G. Gandolfi; F. Siboni; C. Prati
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