L’edizione 2010 degli Incoterms® della Camera di commercio internazionale offre lo spunto per interrogarsi sul ruolo svolto da questo strumento, che si affianca ad altre norme aventi per oggetto la regolamentazione di contratti internazionali e che si caratterizzano per l’eterogeneità delle fonti e per il ricorso ad una pluralità di metodi. Lo studio analizza innanzitutto i metodi cui viene fatto ricorso per determinare la legge applicabile ai contratti del commercio internazionale; approfondisce poi il ruolo delle norme materiali uniformi e l’attività di armonizzazione del diritto dei contratti internazionali, il cui coordinamento consente la specificazione e la flessibilizzazione del diritto applicabile e ne promuove l’aggiornamento. Particolare rilievo viene prestato al ruolo svolto dagli Incoterms, che offrono alle parti ad un contratto la possibilità di fare ricorso a formule che identificano in modo rapido e sicuro alcuni aspetti rilevanti della transazione, ottenendo così vantaggi di speditezza, particolarmente utili quando le parti si trovano lontane, superando le eventuali frontiere linguistiche e rafforzando la certezza dell’operazione commerciale. Proprio perché sono le parti stesse a scegliere il contenuto degli obblighi rispettivi e ad identificare il termine che più è congeniale alle loro esigenze, vi è un rispetto della loro autonomia ed un elevatissimo grado di flessibilità, che consente di adeguare lo strumento alle specificità di ogni rapporto commerciale. Gli Incoterms svolgono anche una rilevante funzione di armonizzazione, poiché ognuno dei termini costituisce una codificazione degli usi di un tipo contrattuale, nel quale vengono incorporate le clausole più diffuse nella prassi, concorrendo ad arricchire il diritto del commercio internazionale di modelli uniformi, facilmente riconoscibili e dotati di particolare autorevolezza, perché elaborati in seno ad un’organizzazione nota per la sua particolare competenza, associata alla notorietà e considerazione di cui gode la Corte internazionale di arbitrato istituita nel suo seno, seppure operante come organismo autonomo. Viene così messa in luce la complementarietà fra le diverse norme che, utilizzando metodi diversi, compongono il vasto puzzle del diritto dei contratti del commercio internazionale. Con particolare riferimento alla vendita internazionale, gli Incoterms sono chiamati a coordinarsi in particolare con la Convenzione di Vienna: se essi sono stati richiamati dalle parti nel contratto, prevalgono su ogni disposizione contraria della Convenzione. D’altra parte, a meno che le parti non abbiano espressamente convenuto della loro inapplicabilità, nel commercio internazionale gli usi «largamente conosciuti e regolarmente osservati» sono richiamati dall’art. 9, che contiene una definizione che si adatta perfettamente a quelli fra gli Incoterms che hanno acquisito la notorietà e la stabilità sufficienti. La Convenzione di Vienna diviene così il veicolo che permette alle formule contrattuali tipizzate dalla CCI di rafforzare la propria applicabilità; gli operatori del commercio internazionale, sancendo la larga conoscenza e la regolare osservanza degli usi richiamati dall’art. 9 della Convenzione, hanno il compito di permetterle di svolgere al meglio questa funzione.

Incoterms® e pluralità di metodi di regolamentazione dei contratti commerciali internazionali / A. ZANOBETTI. - STAMPA. - (2012), pp. 159-190.

Incoterms® e pluralità di metodi di regolamentazione dei contratti commerciali internazionali

ZANOBETTI, ALESSANDRA
2012

Abstract

L’edizione 2010 degli Incoterms® della Camera di commercio internazionale offre lo spunto per interrogarsi sul ruolo svolto da questo strumento, che si affianca ad altre norme aventi per oggetto la regolamentazione di contratti internazionali e che si caratterizzano per l’eterogeneità delle fonti e per il ricorso ad una pluralità di metodi. Lo studio analizza innanzitutto i metodi cui viene fatto ricorso per determinare la legge applicabile ai contratti del commercio internazionale; approfondisce poi il ruolo delle norme materiali uniformi e l’attività di armonizzazione del diritto dei contratti internazionali, il cui coordinamento consente la specificazione e la flessibilizzazione del diritto applicabile e ne promuove l’aggiornamento. Particolare rilievo viene prestato al ruolo svolto dagli Incoterms, che offrono alle parti ad un contratto la possibilità di fare ricorso a formule che identificano in modo rapido e sicuro alcuni aspetti rilevanti della transazione, ottenendo così vantaggi di speditezza, particolarmente utili quando le parti si trovano lontane, superando le eventuali frontiere linguistiche e rafforzando la certezza dell’operazione commerciale. Proprio perché sono le parti stesse a scegliere il contenuto degli obblighi rispettivi e ad identificare il termine che più è congeniale alle loro esigenze, vi è un rispetto della loro autonomia ed un elevatissimo grado di flessibilità, che consente di adeguare lo strumento alle specificità di ogni rapporto commerciale. Gli Incoterms svolgono anche una rilevante funzione di armonizzazione, poiché ognuno dei termini costituisce una codificazione degli usi di un tipo contrattuale, nel quale vengono incorporate le clausole più diffuse nella prassi, concorrendo ad arricchire il diritto del commercio internazionale di modelli uniformi, facilmente riconoscibili e dotati di particolare autorevolezza, perché elaborati in seno ad un’organizzazione nota per la sua particolare competenza, associata alla notorietà e considerazione di cui gode la Corte internazionale di arbitrato istituita nel suo seno, seppure operante come organismo autonomo. Viene così messa in luce la complementarietà fra le diverse norme che, utilizzando metodi diversi, compongono il vasto puzzle del diritto dei contratti del commercio internazionale. Con particolare riferimento alla vendita internazionale, gli Incoterms sono chiamati a coordinarsi in particolare con la Convenzione di Vienna: se essi sono stati richiamati dalle parti nel contratto, prevalgono su ogni disposizione contraria della Convenzione. D’altra parte, a meno che le parti non abbiano espressamente convenuto della loro inapplicabilità, nel commercio internazionale gli usi «largamente conosciuti e regolarmente osservati» sono richiamati dall’art. 9, che contiene una definizione che si adatta perfettamente a quelli fra gli Incoterms che hanno acquisito la notorietà e la stabilità sufficienti. La Convenzione di Vienna diviene così il veicolo che permette alle formule contrattuali tipizzate dalla CCI di rafforzare la propria applicabilità; gli operatori del commercio internazionale, sancendo la larga conoscenza e la regolare osservanza degli usi richiamati dall’art. 9 della Convenzione, hanno il compito di permetterle di svolgere al meglio questa funzione.
2012
I nuovi Incoterms® 2010 della Camera di commercio internazionale
159
190
Incoterms® e pluralità di metodi di regolamentazione dei contratti commerciali internazionali / A. ZANOBETTI. - STAMPA. - (2012), pp. 159-190.
A. ZANOBETTI
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/118273
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