Il saggio prende in considerazione le ultime strofe del Nibelungenlied. In particolare l'autore indaga sulla morte di Crimilde e sulle azioni che precedono e seguono la sua uccisione. Se ne ricava che la morte di Crimilde per mano di Ildebrando è connessa a una più antica tradizione letteraria proveniente dalla Germania sud-orientale e poi estesa anche all'area nordica. L'analisi lessicale dei passi in cui Crimilde è usccisa rivelano come l'azioen di Ildebrando può essere scissa in due momenti: il primo connesso con l'uccisione della regina, il secondo è invece connesso allo smembramento del corpo della regina stessa. L'autore indaga le ragioni che provocarono lo smembramento di Crimilde e sottolinea come l'analisi di questo passo nel Nibelungenlied non possa essere disgiunta dall'opera Klage e decodificata tenendo in considerazione la rottura dei comportamenti legali consuetudinari in caso di vendetta.
Alessandro Zironi (2010). L'ultimo grido, l'ultimo fendente: al morte di Crimilde nel Nibelungenlied. PISA : ETS.
L'ultimo grido, l'ultimo fendente: al morte di Crimilde nel Nibelungenlied
ZIRONI, ALESSANDRO
2010
Abstract
Il saggio prende in considerazione le ultime strofe del Nibelungenlied. In particolare l'autore indaga sulla morte di Crimilde e sulle azioni che precedono e seguono la sua uccisione. Se ne ricava che la morte di Crimilde per mano di Ildebrando è connessa a una più antica tradizione letteraria proveniente dalla Germania sud-orientale e poi estesa anche all'area nordica. L'analisi lessicale dei passi in cui Crimilde è usccisa rivelano come l'azioen di Ildebrando può essere scissa in due momenti: il primo connesso con l'uccisione della regina, il secondo è invece connesso allo smembramento del corpo della regina stessa. L'autore indaga le ragioni che provocarono lo smembramento di Crimilde e sottolinea come l'analisi di questo passo nel Nibelungenlied non possa essere disgiunta dall'opera Klage e decodificata tenendo in considerazione la rottura dei comportamenti legali consuetudinari in caso di vendetta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.