Percorsi di genere nella costruzione del legame con la comunità locale e impatto sul benessere degli adolescenti

(dall'introduzione) È ormai ampiamente riconosciuto che per comprendere i processi di sviluppo psicosociale in adolescenza è necessario includere anche un’analisi dei contesti di vita a livello più ampio, come quello residenziale e della comunità locale, accanto alla famiglia, al gruppo dei coetanei, alla scuola, più comunemente oggetto di attenzione (Silbereisen, Todt, 1994). I contesti residenziali e di comunità nei quali gli adolescenti vivono sono risultati associati a diversi esiti sul piano dello sviluppo psicosociale, dei comportamenti a rischio e devianti, del benessere e della salute fisica e mentale anche negli adolescenti (Leventhal, Brooks-Gunn, 2000). A questo riguardo, sia i modelli basati sui fattori di rischio e di protezione (cfr. ad esempio Jessor et al., 2003) sia quelli riconducibili all’approccio del positive youth development (Catalano et al., 1999) puntano l’attenzione sul ruolo di una serie di fattori protettivi, presenti all’interno dei diversi contesti di vita degli adolescenti, che possono ricoprire un ruolo importante nel favorire esiti evolutivi ottimali e il benessere, con evidenti implicazioni per gli interventi di natura preventiva. Fra questi, la nostra attenzione è rivolta all’analisi del ruolo del senso di appartenenza alla comunità locale (senso di comunità) e del coinvolgimento e della partecipazione attiva nel proprio contesto di vita (Pretty, 2002; Pretty, Chipuer, Bramston, 2003; Evans, 2007), che qui affronteremo anche secondo una prospettiva di genere (cfr. anche Cicognani et al., 2011), coerentemente con l’impostazione del volume.