Il saggio prende in considerazione un fenomeno molto diffuso nella testualità contemporanea, cioé l'ibridazione dei generi e delle forme testuali, che investe sia il piano del contenuto che quello dell'espressione. In particolare nell'ambito delle narrazioni autobiografiche si è assistito negli ultimi anni a un proliferare di forme miste, variamente denominate: autofiction, autobiografia romanzata, docufiction, testimonianze eccetera. In questo ampio genere testuale, qui definito sotto la denominazione comprensiva di 'narrazioni del sé', si è sempre più diffuso l'uso delle immagini fotografiche. Se però nel caso della autobiografia tradizionale la fotografia ha spesso una funzione di ancoraggio testuale e di autenticazione della vita raccontata, nelle narrative del sé contmporanee la fotografia riveste vari e differenziati ruoli, che si emancipano sempre più dalla funzione veridittiva. Il saggio esamina queste problematiche prendendo in considerzione un corpus composito che spazia da Amis a Sebald a Mendelsohn.
P.Violi (2011). “Questo ero io”. La fotografia nelle narrazioni del sé. ROMA : Edizioni Nuova Cultura.
“Questo ero io”. La fotografia nelle narrazioni del sé
VIOLI, MARIA PATRIZIA
2011
Abstract
Il saggio prende in considerazione un fenomeno molto diffuso nella testualità contemporanea, cioé l'ibridazione dei generi e delle forme testuali, che investe sia il piano del contenuto che quello dell'espressione. In particolare nell'ambito delle narrazioni autobiografiche si è assistito negli ultimi anni a un proliferare di forme miste, variamente denominate: autofiction, autobiografia romanzata, docufiction, testimonianze eccetera. In questo ampio genere testuale, qui definito sotto la denominazione comprensiva di 'narrazioni del sé', si è sempre più diffuso l'uso delle immagini fotografiche. Se però nel caso della autobiografia tradizionale la fotografia ha spesso una funzione di ancoraggio testuale e di autenticazione della vita raccontata, nelle narrative del sé contmporanee la fotografia riveste vari e differenziati ruoli, che si emancipano sempre più dalla funzione veridittiva. Il saggio esamina queste problematiche prendendo in considerzione un corpus composito che spazia da Amis a Sebald a Mendelsohn.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.