Il saggio prende in considerazione un fenomeno molto diffuso nella testualità contemporanea, cioé l'ibridazione dei generi e delle forme testuali, che investe sia il piano del contenuto che quello dell'espressione. In particolare nell'ambito delle narrazioni autobiografiche si è assistito negli ultimi anni a un proliferare di forme miste, variamente denominate: autofiction, autobiografia romanzata, docufiction, testimonianze eccetera. In questo ampio genere testuale, qui definito sotto la denominazione comprensiva di 'narrazioni del sé', si è sempre più diffuso l'uso delle immagini fotografiche. Se però nel caso della autobiografia tradizionale la fotografia ha spesso una funzione di ancoraggio testuale e di autenticazione della vita raccontata, nelle narrative del sé contmporanee la fotografia riveste vari e differenziati ruoli, che si emancipano sempre più dalla funzione veridittiva. Il saggio esamina queste problematiche prendendo in considerzione un corpus composito che spazia da Amis a Sebald a Mendelsohn.
“Questo ero io”. La fotografia nelle narrazioni del sé / P.Violi. - STAMPA. - (2011), pp. 327-355.
“Questo ero io”. La fotografia nelle narrazioni del sé
VIOLI, MARIA PATRIZIA
2011
Abstract
Il saggio prende in considerazione un fenomeno molto diffuso nella testualità contemporanea, cioé l'ibridazione dei generi e delle forme testuali, che investe sia il piano del contenuto che quello dell'espressione. In particolare nell'ambito delle narrazioni autobiografiche si è assistito negli ultimi anni a un proliferare di forme miste, variamente denominate: autofiction, autobiografia romanzata, docufiction, testimonianze eccetera. In questo ampio genere testuale, qui definito sotto la denominazione comprensiva di 'narrazioni del sé', si è sempre più diffuso l'uso delle immagini fotografiche. Se però nel caso della autobiografia tradizionale la fotografia ha spesso una funzione di ancoraggio testuale e di autenticazione della vita raccontata, nelle narrative del sé contmporanee la fotografia riveste vari e differenziati ruoli, che si emancipano sempre più dalla funzione veridittiva. Il saggio esamina queste problematiche prendendo in considerzione un corpus composito che spazia da Amis a Sebald a Mendelsohn.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.