In questo studio si propone un'applicazione del metodo ginzburghiano della microstoria all'appendice storica ai "Promessi Sposi", e una conseguente osservazione del metodo "antropologico" che il saggio del Manzoni esercita sugli inquisitori e sugli inquisiti, sul loro linguaggio, sulla cultura giuridica del tempo, sulle credenze e le superstizioni dell'epoca, sulle disegueglianze sociali e sul loro tradursi in prassi concreta di sopraffazione, arbitrio, abuso. In quanto saggio introduttivo all'opera, lo studio prende poi in esame la fortuna critica e le traversie editoriali della "Storia della Colonna infame", il suo rapporto dialettico con il romanzo, la sua profonda connessione con il vissuto del Manzoni e con la nobile tradizione della sua famiglia, tra Beccaria e Verri.
L. Weber (2009). «Facta atque infecta»: Manzoni e l’infezione della verità. PISA : ETS.
«Facta atque infecta»: Manzoni e l’infezione della verità
WEBER, LUIGI
2009
Abstract
In questo studio si propone un'applicazione del metodo ginzburghiano della microstoria all'appendice storica ai "Promessi Sposi", e una conseguente osservazione del metodo "antropologico" che il saggio del Manzoni esercita sugli inquisitori e sugli inquisiti, sul loro linguaggio, sulla cultura giuridica del tempo, sulle credenze e le superstizioni dell'epoca, sulle disegueglianze sociali e sul loro tradursi in prassi concreta di sopraffazione, arbitrio, abuso. In quanto saggio introduttivo all'opera, lo studio prende poi in esame la fortuna critica e le traversie editoriali della "Storia della Colonna infame", il suo rapporto dialettico con il romanzo, la sua profonda connessione con il vissuto del Manzoni e con la nobile tradizione della sua famiglia, tra Beccaria e Verri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.