L’università e i centri di ricerca dovrebbero dunque essere paladini della libera diffusione della conoscenza e quindi del software libero. Di più: per quanto riguarda la didattica, l’uso di conoscenza non libera viola i principi stessi dell’insegnamento. Infatti, si insegnano metodologie di utilizzo per strumenti che non possono essere studiati nella loro struttura portante, oppure, anche nel caso ne venga consentito lo studio, si è obbligati a firmare patti di non divulgazione che vietano l’utilizzo di quanto appreso. È il caso del software per elaboratore chiuso che deve essere usato così com’è, con la possibilità di avere il codice sorgente senza però poterlo modificare o utilizzare liberamente. Le università hanno impiegato secoli per eliminare l’ingerenza di scaramanzie e religioni che pretendevano di mettere voce su cosa fosse la scienza, mentre adesso è il sapere non libero ad aggiungere una interferenza esterna forse ancora più grave, ovvero quella delle multinazionali!
R. Davoli (2009). IL FLOSS NELL’UNIVERSITÀ. MILANO : shake edizioni.
IL FLOSS NELL’UNIVERSITÀ
DAVOLI, RENZO
2009
Abstract
L’università e i centri di ricerca dovrebbero dunque essere paladini della libera diffusione della conoscenza e quindi del software libero. Di più: per quanto riguarda la didattica, l’uso di conoscenza non libera viola i principi stessi dell’insegnamento. Infatti, si insegnano metodologie di utilizzo per strumenti che non possono essere studiati nella loro struttura portante, oppure, anche nel caso ne venga consentito lo studio, si è obbligati a firmare patti di non divulgazione che vietano l’utilizzo di quanto appreso. È il caso del software per elaboratore chiuso che deve essere usato così com’è, con la possibilità di avere il codice sorgente senza però poterlo modificare o utilizzare liberamente. Le università hanno impiegato secoli per eliminare l’ingerenza di scaramanzie e religioni che pretendevano di mettere voce su cosa fosse la scienza, mentre adesso è il sapere non libero ad aggiungere una interferenza esterna forse ancora più grave, ovvero quella delle multinazionali!I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.