Era il febbraio del 1897 quando fecero simultaneamente la loro apparizione in Giappone il cinematografo dei fratelli Lumière e il Vitascope di Edison. Le prime proiezioni erano brevissimi filmati, della durata di pochi minuti: uno spettacolo commerciale, la dimostrazione di un’inedita e fino ad allora impensabile possibilità di riproduzione del reale. Eppure, nell’arco di pochi anni dalla sua introduzione, il cinema diventa una parte essenziale della vita quotidiana della metropoli moderna, e non solo come tratto culturale ma anche come fulcro di nuove armonie architettonico-urbanistiche. E come tale figura – evocato, citato, raccontato – nelle pagine di tanti autori che, seppur scelgono come mezzo espressivo la scrittura e come strumento la penna, non resistono alla fascinazione del mondo dell’immagine in movimento. L'obiettivo del presente volume è mettere a fuoco modi e forme attraverso le quali il cinema e la letteratura si sono influenzati reciprocamente, stringendo fin dagli esordi un sodalizio che ancora non si spezza. Dallo sperimentalismo di lavori come "Kurutta ippeiji" (regia di Kinugasa Teinosuke [1896-1982]; sceneggiatura di Kawabata Yasunari [1899-1972]), al fenomeno contemporaneo della "novelization", il libro traccia una storia diversa della cultura del Novecento giapponese, attraverso le voci dei suoi scrittori e registi più rappresentativi.
P. Scrolavezza, M. R. Novielli (2012). Lo schermo scritto. Letteratura e cinema in Giappone. VENEZIA : Libreria Editrice Cafoscarina.
Lo schermo scritto. Letteratura e cinema in Giappone
SCROLAVEZZA, PAOLA;
2012
Abstract
Era il febbraio del 1897 quando fecero simultaneamente la loro apparizione in Giappone il cinematografo dei fratelli Lumière e il Vitascope di Edison. Le prime proiezioni erano brevissimi filmati, della durata di pochi minuti: uno spettacolo commerciale, la dimostrazione di un’inedita e fino ad allora impensabile possibilità di riproduzione del reale. Eppure, nell’arco di pochi anni dalla sua introduzione, il cinema diventa una parte essenziale della vita quotidiana della metropoli moderna, e non solo come tratto culturale ma anche come fulcro di nuove armonie architettonico-urbanistiche. E come tale figura – evocato, citato, raccontato – nelle pagine di tanti autori che, seppur scelgono come mezzo espressivo la scrittura e come strumento la penna, non resistono alla fascinazione del mondo dell’immagine in movimento. L'obiettivo del presente volume è mettere a fuoco modi e forme attraverso le quali il cinema e la letteratura si sono influenzati reciprocamente, stringendo fin dagli esordi un sodalizio che ancora non si spezza. Dallo sperimentalismo di lavori come "Kurutta ippeiji" (regia di Kinugasa Teinosuke [1896-1982]; sceneggiatura di Kawabata Yasunari [1899-1972]), al fenomeno contemporaneo della "novelization", il libro traccia una storia diversa della cultura del Novecento giapponese, attraverso le voci dei suoi scrittori e registi più rappresentativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.