I composti fenolici trovano largo impiego nell’industria dei composti di chimica fine e intermedia secondaria. Il fenolo e i difenoli (catecolo, idrochinone e resorcinolo), nonché i corrispondenti eteri arilalchilici (per esempio anisolo, guaiacolo, veratrolo, metilendiossibenzene, e idrochinone monometiletere), e i composti alchilati sull’anello (cresoli, xilenoli, trimetilfenoli, sec-butilfenolo, e altri) costituiscono gli intermedi chiave per la sintesi di numerosi composti utilizzati come additivi o componenti per la produzione di profumi e fragranze, di additivi per il settore degli alimenti e dei prodotti per l’agricoltura. Nella maggior parte dei casi, i processi industriali utilizzano ancora dei procedimenti derivati dalla chimica di sintesi tradizionale, con impiego di acidi o basi minerali, acidi di Lewis solubili, complessi o sali metallici, di solito impiegati in quantità stechiometrica. Si tratta spesso di processi antitetici rispetto ad un utilizzo di reagenti e catalizzatori secondo i dettami della Green Chemistry [1]. Esistono altresì alcuni esempi di processi industriali per la sintesi di derivati fenolici che utilizzano da tempo catalizzatori eterogenei rigenerabili e recuperabili, nonché reagenti non tossici o corrosivi, o che non danno luogo a coprodotti che devono essere smaltiti utilizzando procedure onerose.
F. Cavani (2011). La valorizzazione dei composti fenolici mediante metodi sintetici green: la produzione di xilenoli e vanillina. PAVIA : Università di Pavia.
La valorizzazione dei composti fenolici mediante metodi sintetici green: la produzione di xilenoli e vanillina
CAVANI, FABRIZIO
2011
Abstract
I composti fenolici trovano largo impiego nell’industria dei composti di chimica fine e intermedia secondaria. Il fenolo e i difenoli (catecolo, idrochinone e resorcinolo), nonché i corrispondenti eteri arilalchilici (per esempio anisolo, guaiacolo, veratrolo, metilendiossibenzene, e idrochinone monometiletere), e i composti alchilati sull’anello (cresoli, xilenoli, trimetilfenoli, sec-butilfenolo, e altri) costituiscono gli intermedi chiave per la sintesi di numerosi composti utilizzati come additivi o componenti per la produzione di profumi e fragranze, di additivi per il settore degli alimenti e dei prodotti per l’agricoltura. Nella maggior parte dei casi, i processi industriali utilizzano ancora dei procedimenti derivati dalla chimica di sintesi tradizionale, con impiego di acidi o basi minerali, acidi di Lewis solubili, complessi o sali metallici, di solito impiegati in quantità stechiometrica. Si tratta spesso di processi antitetici rispetto ad un utilizzo di reagenti e catalizzatori secondo i dettami della Green Chemistry [1]. Esistono altresì alcuni esempi di processi industriali per la sintesi di derivati fenolici che utilizzano da tempo catalizzatori eterogenei rigenerabili e recuperabili, nonché reagenti non tossici o corrosivi, o che non danno luogo a coprodotti che devono essere smaltiti utilizzando procedure onerose.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.