Grazie a una Convenzione sottoscritta da Università di Bologna (Dipartimento di Archeologia), Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e Comune di Ostra Vetere (Ancona), nel 2005 si sono avviate le prime ricerche in questo municipio romano della valle del fiume Misa, in provincia di Ancona. Il sito non è mai stato indagato con regolairtà, ma la situazione si presenta assai idonea alla ricerca archeologica, in quanto totalmente abbandonato in età altomedievale, mai rioccupato e ora corrispondente a aree agricole. In passato si sono avuti scavi sporadici agli inizi del Novecento, con la scoperta del teatro e forse del foro (ora ricoperti), mentre in tempi più recenti sono state indagate le terme nei pressi del foro. Per la storia del municipio romano, appena accennato nelle fonti storiche antiche, il lavoro di riscoperta è in pratica tutto da fare. L'esperienza maturata nei quasi vent'anni degli scavi di Suasa, nella valle a fianco, costituisce un ottimo presupposto per estendere qui le ricerche, anche per proporre uno studio "in parallelo" di due cittadine di età romana la cui storia deve essere stata molto simile. Il 2005, primo anno di ricerche, ha visto svolgersi soprattutto ricerche d'archivio e sulla bibliografia precedente, per raccogliere tutti i dati disponibili sulle indagini precedenti. Nel corso dei mesi di giugno-luglio e poi a ottobre, si sono svolti programmi di ricognizione del terreno e di rilevamento (con Total Station e GPS), soprattutto per identificare con precisione i siti oggetto di scavi precedenti. Inoltre si sono effettuate riprese fotografiche dall'alto. Sono in programma anche prospezioni geofisiche. La città ha avuto un'estensione in pianura, forse non grande ma comunque significativa. I lavori svolti sono la premessa per programmare scavi estesi e organici negli anni futuri. Convegni e seminari hanno accompagnato i lavori sul campo. Alcuni laureandi, studenti e specializzandi in archeologia sono coinvolti direttamente nel progetto di ricerca.
S. De Maria, P.L. Dall'Aglio (2005). Ricerche e scavi nella città romana di Ostra (Ancona).
Ricerche e scavi nella città romana di Ostra (Ancona)
DE MARIA, SANDRO;DALL'AGLIO, PIER LUIGI
2005
Abstract
Grazie a una Convenzione sottoscritta da Università di Bologna (Dipartimento di Archeologia), Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e Comune di Ostra Vetere (Ancona), nel 2005 si sono avviate le prime ricerche in questo municipio romano della valle del fiume Misa, in provincia di Ancona. Il sito non è mai stato indagato con regolairtà, ma la situazione si presenta assai idonea alla ricerca archeologica, in quanto totalmente abbandonato in età altomedievale, mai rioccupato e ora corrispondente a aree agricole. In passato si sono avuti scavi sporadici agli inizi del Novecento, con la scoperta del teatro e forse del foro (ora ricoperti), mentre in tempi più recenti sono state indagate le terme nei pressi del foro. Per la storia del municipio romano, appena accennato nelle fonti storiche antiche, il lavoro di riscoperta è in pratica tutto da fare. L'esperienza maturata nei quasi vent'anni degli scavi di Suasa, nella valle a fianco, costituisce un ottimo presupposto per estendere qui le ricerche, anche per proporre uno studio "in parallelo" di due cittadine di età romana la cui storia deve essere stata molto simile. Il 2005, primo anno di ricerche, ha visto svolgersi soprattutto ricerche d'archivio e sulla bibliografia precedente, per raccogliere tutti i dati disponibili sulle indagini precedenti. Nel corso dei mesi di giugno-luglio e poi a ottobre, si sono svolti programmi di ricognizione del terreno e di rilevamento (con Total Station e GPS), soprattutto per identificare con precisione i siti oggetto di scavi precedenti. Inoltre si sono effettuate riprese fotografiche dall'alto. Sono in programma anche prospezioni geofisiche. La città ha avuto un'estensione in pianura, forse non grande ma comunque significativa. I lavori svolti sono la premessa per programmare scavi estesi e organici negli anni futuri. Convegni e seminari hanno accompagnato i lavori sul campo. Alcuni laureandi, studenti e specializzandi in archeologia sono coinvolti direttamente nel progetto di ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.