Accedere al sapere è un diritto di cittadinanza esigibile indipendentemente dalle diverse condizioni fisiche, psichiche, relazionali, sociali che caratterizzano l’individuo (Convenzione Onu, 2006). A partire da tale diritto, con questo contributo si vuole riflettere su come la Didattica Speciale possa garantire alle persone con deficit un successo formativo. L’assunto di base consiste nel ritenere che l’allievo con disabilità faccia parte a tutti gli effetti del gruppo classe e che la sua presenza possa consentire, se adeguatamente accompagnata da docenti competenti, un’occasione formativa unica per tutti e per ognuno. Tale didattica promuove una crescita culturale e civile della comunità scolastica e permette, in un contesto connotato da una speciale normalità (Ianes, 2005), attraverso l’individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi formativi (Claparede, 1920; Bloom, 1976), di guidare gli allievi sia all’acquisizione di apprendimenti significativi (Ausubel, 1968) fondati sul deutero-apprendimento (Bateson, 1972) e la metacognizione, sia all’attenzione per la dimensione affettivo-relazionale dell'esperienza scolastica e per l’esercizio di una cittadinanza consapevole e solidale.
Sandri P. (2010). Gli spazi, i tempi, le relazioni nella scuola inclusiva. MILANO : Franco Angeli.
Gli spazi, i tempi, le relazioni nella scuola inclusiva
SANDRI, PATRIZIA
2010
Abstract
Accedere al sapere è un diritto di cittadinanza esigibile indipendentemente dalle diverse condizioni fisiche, psichiche, relazionali, sociali che caratterizzano l’individuo (Convenzione Onu, 2006). A partire da tale diritto, con questo contributo si vuole riflettere su come la Didattica Speciale possa garantire alle persone con deficit un successo formativo. L’assunto di base consiste nel ritenere che l’allievo con disabilità faccia parte a tutti gli effetti del gruppo classe e che la sua presenza possa consentire, se adeguatamente accompagnata da docenti competenti, un’occasione formativa unica per tutti e per ognuno. Tale didattica promuove una crescita culturale e civile della comunità scolastica e permette, in un contesto connotato da una speciale normalità (Ianes, 2005), attraverso l’individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi formativi (Claparede, 1920; Bloom, 1976), di guidare gli allievi sia all’acquisizione di apprendimenti significativi (Ausubel, 1968) fondati sul deutero-apprendimento (Bateson, 1972) e la metacognizione, sia all’attenzione per la dimensione affettivo-relazionale dell'esperienza scolastica e per l’esercizio di una cittadinanza consapevole e solidale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.