Localizzato a nord-ovest della città, il Surajkund, letteralmente bacino del sole, deriva il nome dalla presenza di un piccolo tempio collocato in prossimità della grande vasca a gradoni. I progetti presentati ipotizzano la riqualificazione dell’area a carattere prevalentemente residenziale sorta in prossimità della cisterna e lungo i suoi margini. Il kund costituisce il termine assoluto rispetto al quale è possibile stabilire un confronto dialettico con la trama urbana; la lettura delle diverse parti che la compongono e dei monumenti riferiscono infatti una configurazione gerarchicamente fondata. Solo a partire dalla considerazione della struttura monumentale del kund è dunque possibile impostare una riflessione sulle possibili trasformazioni dell’area alla luce delle nuove teorie e delle pratiche per l’abitare che contraddistinguono la realtà contemporanea. Un tempo utilizzata per le abluzioni purificatorie, all’acqua contenuta nella cisterna erano attribuite anticamente qualità taumaturgiche e terapeutiche. Nel 2008 l’assetto della cisterna appariva in uno stato di totale degrado. Dalla riconfigurazione del limite della cisterna al nuovo assetto dei percorsi, al sistema di accessibilità dell’area, si è giunti alla composizione degli spazi destinati alle ritualità sacre. Anche la riorganizzazione delle piccole attività artigianali e commerciali, in parte già presenti, interpretano la funzione di “spazio soglia”, esprimendo la relazione tra la dimensione privata dell’abitare e lo spazio pubblico, il luogo in cui la tradizione domestica indiana si apre al confronto con la città.
S.ROSSL (2011). Surajkund. Varanasi. BOLOGNA : CLUEB.
Surajkund. Varanasi
ROSSL, STEFANIA
2011
Abstract
Localizzato a nord-ovest della città, il Surajkund, letteralmente bacino del sole, deriva il nome dalla presenza di un piccolo tempio collocato in prossimità della grande vasca a gradoni. I progetti presentati ipotizzano la riqualificazione dell’area a carattere prevalentemente residenziale sorta in prossimità della cisterna e lungo i suoi margini. Il kund costituisce il termine assoluto rispetto al quale è possibile stabilire un confronto dialettico con la trama urbana; la lettura delle diverse parti che la compongono e dei monumenti riferiscono infatti una configurazione gerarchicamente fondata. Solo a partire dalla considerazione della struttura monumentale del kund è dunque possibile impostare una riflessione sulle possibili trasformazioni dell’area alla luce delle nuove teorie e delle pratiche per l’abitare che contraddistinguono la realtà contemporanea. Un tempo utilizzata per le abluzioni purificatorie, all’acqua contenuta nella cisterna erano attribuite anticamente qualità taumaturgiche e terapeutiche. Nel 2008 l’assetto della cisterna appariva in uno stato di totale degrado. Dalla riconfigurazione del limite della cisterna al nuovo assetto dei percorsi, al sistema di accessibilità dell’area, si è giunti alla composizione degli spazi destinati alle ritualità sacre. Anche la riorganizzazione delle piccole attività artigianali e commerciali, in parte già presenti, interpretano la funzione di “spazio soglia”, esprimendo la relazione tra la dimensione privata dell’abitare e lo spazio pubblico, il luogo in cui la tradizione domestica indiana si apre al confronto con la città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.