Prima dell’introduzione nel nostro ordinamento della mediazione civile e commerciale con il D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28, sotto la vigenza del D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 5 , il quadro normativo della conciliazione societaria era stato completato con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di due decreti del Ministero della giustizia relativi, il primo, agli organismi di conciliazione di cui all’art. 38 e, il secondo, alle tariffe del servizio di cui all’art. 39 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 5 , ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. Al D.Lgs. n. 28 del 2010 è seguito poi il D.M. 18 ottobre 2010, n. 180 del Ministero della giustizia, d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico , che ha dato piena e completa attuazione alla norma, prevedendo i criteri e le modalità per l’iscrizione degli organismi presso il Ministero della giustizia, nonché quelli per la formazione, la revisione e, più in generale, la gestione dell’elenco dei mediatori . Tale decreto, per espressa disposizione di legge contenuta all’art. 16, ha sostituito le disposizioni contenute nei D.M. 23 luglio 2004, n. 222 e D.M. 23 luglio 2004, n. 223 che fino alla adozione del nuovo decreto avevano continuato a trovare piena applicazione, in quanto compatibili. Altresì, tale decreto trova applicazione anche per gli organismi di composizione extragiudiziale delle controversie di cui all’art. 141 del Codice del consumo (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206) . Il percorso che ha portato alla pubblicazione del regolamento attuativo è stato assai più rapido di quello che fu per i decreti attuativi della conciliazione societaria . Infatti, le bozze del decreto interministeriale sono state inviate al Consiglio di Stato dopo l’approvazione da parte del consiglio dei ministri. Nell’Adunanza del 26 agosto 2010 la Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato ha rinviato alle commissioni ministeriali il decreto, rinviando l’espressione del parere in attesa degli incombenti istruttori richiesti; a tali incombenti hanno provveduto i Ministeri competenti, sicché nell’Adunanza del 20 settembre 2010 il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole , seppure esprimendo alcune osservazioni. Tali osservazioni sono state poi recepite e il decreto interministeriale è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale in data 4 novembre 2010. Assai significative, e in linea con le definizioni contenute all’art. 1 del D.Lgs. n. 28 del 2010, risultano essere le definizioni contenute all’art. 1 del D.M. n. 180 del 2010 che forniscono un’indicazione assai precisa e puntuale dei termini utilizzati nell’ambito della disciplina in esame. In particolare, estremamente efficace appare la definizione di “mediazione” che viene qualificata come “l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa”. Il punto centrale del decreto ministeriale è costituito dal Registro degli organismi autorizzati alla gestione dei tentativi di mediazione, il quale, in base alla previsione contenuta all’art. 3, è tenuto direttamente da parte dal Ministero della giustizia, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali già esistenti presso il Dipartimento per gli affari di giustizia, sotto la guida del direttore generale della giustizia civile, che ne è il responsabile, anche per il tramite di persone da lui delegate con qualifica dirigenziale nell’ambito della direzione generale. Ai fini della vigilanza sulla sezione del registro per la trattazione di affari in materia di rapporti di consumo, il responsabile esercita i suoi poteri sentito il Ministero per lo sviluppo economico. Il registro è articolato in due differenti sezioni, l’una dedicata agli enti pubblici, l’altra riservata agli organismi privati. Entrambe le sezioni sono corredate...

Il registro degli organismi di mediazione presso il Ministero della giustizia e la disciplina della formazione dei mediatori / Soldati N.. - STAMPA. - (2011), pp. 423-441.

Il registro degli organismi di mediazione presso il Ministero della giustizia e la disciplina della formazione dei mediatori

SOLDATI, NICOLA
2011

Abstract

Prima dell’introduzione nel nostro ordinamento della mediazione civile e commerciale con il D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28, sotto la vigenza del D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 5 , il quadro normativo della conciliazione societaria era stato completato con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di due decreti del Ministero della giustizia relativi, il primo, agli organismi di conciliazione di cui all’art. 38 e, il secondo, alle tariffe del servizio di cui all’art. 39 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 5 , ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. Al D.Lgs. n. 28 del 2010 è seguito poi il D.M. 18 ottobre 2010, n. 180 del Ministero della giustizia, d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico , che ha dato piena e completa attuazione alla norma, prevedendo i criteri e le modalità per l’iscrizione degli organismi presso il Ministero della giustizia, nonché quelli per la formazione, la revisione e, più in generale, la gestione dell’elenco dei mediatori . Tale decreto, per espressa disposizione di legge contenuta all’art. 16, ha sostituito le disposizioni contenute nei D.M. 23 luglio 2004, n. 222 e D.M. 23 luglio 2004, n. 223 che fino alla adozione del nuovo decreto avevano continuato a trovare piena applicazione, in quanto compatibili. Altresì, tale decreto trova applicazione anche per gli organismi di composizione extragiudiziale delle controversie di cui all’art. 141 del Codice del consumo (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206) . Il percorso che ha portato alla pubblicazione del regolamento attuativo è stato assai più rapido di quello che fu per i decreti attuativi della conciliazione societaria . Infatti, le bozze del decreto interministeriale sono state inviate al Consiglio di Stato dopo l’approvazione da parte del consiglio dei ministri. Nell’Adunanza del 26 agosto 2010 la Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato ha rinviato alle commissioni ministeriali il decreto, rinviando l’espressione del parere in attesa degli incombenti istruttori richiesti; a tali incombenti hanno provveduto i Ministeri competenti, sicché nell’Adunanza del 20 settembre 2010 il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole , seppure esprimendo alcune osservazioni. Tali osservazioni sono state poi recepite e il decreto interministeriale è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale in data 4 novembre 2010. Assai significative, e in linea con le definizioni contenute all’art. 1 del D.Lgs. n. 28 del 2010, risultano essere le definizioni contenute all’art. 1 del D.M. n. 180 del 2010 che forniscono un’indicazione assai precisa e puntuale dei termini utilizzati nell’ambito della disciplina in esame. In particolare, estremamente efficace appare la definizione di “mediazione” che viene qualificata come “l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa”. Il punto centrale del decreto ministeriale è costituito dal Registro degli organismi autorizzati alla gestione dei tentativi di mediazione, il quale, in base alla previsione contenuta all’art. 3, è tenuto direttamente da parte dal Ministero della giustizia, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali già esistenti presso il Dipartimento per gli affari di giustizia, sotto la guida del direttore generale della giustizia civile, che ne è il responsabile, anche per il tramite di persone da lui delegate con qualifica dirigenziale nell’ambito della direzione generale. Ai fini della vigilanza sulla sezione del registro per la trattazione di affari in materia di rapporti di consumo, il responsabile esercita i suoi poteri sentito il Ministero per lo sviluppo economico. Il registro è articolato in due differenti sezioni, l’una dedicata agli enti pubblici, l’altra riservata agli organismi privati. Entrambe le sezioni sono corredate...
2011
La nuova mediazione e conciliazione nelle materie di applicazione
423
441
Il registro degli organismi di mediazione presso il Ministero della giustizia e la disciplina della formazione dei mediatori / Soldati N.. - STAMPA. - (2011), pp. 423-441.
Soldati N.
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