La dimensione temporale, insieme a quella spaziale, è alla base di tutte le conoscenze, ma soprattutto della formazione e dello sviluppo dell'identità del bambino. Tale dimensione sembra essere tuttavia particolarmente carente nei bambini con deficit intellettivo o culturalmente svantaggiati, poiché richiede un pensiero di tipo rappresentativo-relazionale più difficile da padroneggiare rispetto a quello richiesto, per esempio, da certi tipi di relazione spaziale. Risulta quindi indispensabile prevedere interventi educativi e didattici specifici, anche extrascolastici, in modo da garantire il più possibile lo sviluppo di conoscenze e abilità temporali nel bambino. Alla realizzazione di tale finalità vuole contribuire questo libro, qui presentato in una versione riveduta e ampliata rispetto a quella del 1997. L’ottica è rivolta verso l’idea di elaborare una didattica transdisciplinare del tempo che evidenzi i nuclei concettuali fondamentali e renda esplicito quanto sembra risiedere tra le pieghe delle varie discipline (storia, astronomia, matematica,...). Le proposte didattiche, individuate per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria sulla base di consolidate ricerche svolte all'interno di Gruppi di ricerca di Didattica della Matematica delle Università Italiane, intendono sollecitare ogni studente, anche disabile, a una riflessione metacognitiva sulle proprie rappresentazioni e strategie, a partire da quelle spontanee, utilizzate per orientarsi nel tempo, in un contesto di lavoro attento alla valorizzazione delle diversità e all’inclusione.
P. Sandri (2008). La didattica del tempo convenzionale. Riflessioni e percorsi per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria. MILANO : FrancoAngeli.
La didattica del tempo convenzionale. Riflessioni e percorsi per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria
SANDRI, PATRIZIA
2008
Abstract
La dimensione temporale, insieme a quella spaziale, è alla base di tutte le conoscenze, ma soprattutto della formazione e dello sviluppo dell'identità del bambino. Tale dimensione sembra essere tuttavia particolarmente carente nei bambini con deficit intellettivo o culturalmente svantaggiati, poiché richiede un pensiero di tipo rappresentativo-relazionale più difficile da padroneggiare rispetto a quello richiesto, per esempio, da certi tipi di relazione spaziale. Risulta quindi indispensabile prevedere interventi educativi e didattici specifici, anche extrascolastici, in modo da garantire il più possibile lo sviluppo di conoscenze e abilità temporali nel bambino. Alla realizzazione di tale finalità vuole contribuire questo libro, qui presentato in una versione riveduta e ampliata rispetto a quella del 1997. L’ottica è rivolta verso l’idea di elaborare una didattica transdisciplinare del tempo che evidenzi i nuclei concettuali fondamentali e renda esplicito quanto sembra risiedere tra le pieghe delle varie discipline (storia, astronomia, matematica,...). Le proposte didattiche, individuate per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria sulla base di consolidate ricerche svolte all'interno di Gruppi di ricerca di Didattica della Matematica delle Università Italiane, intendono sollecitare ogni studente, anche disabile, a una riflessione metacognitiva sulle proprie rappresentazioni e strategie, a partire da quelle spontanee, utilizzate per orientarsi nel tempo, in un contesto di lavoro attento alla valorizzazione delle diversità e all’inclusione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.