Questo saggio offre un panorama storico delle più importanti espressioni del pensiero radicale islamico tra la metà del 1700 fino alla fine degli anni Sessanta del Novecento evidenziandone comunanze e divergenze, e mettendo a fuoco le loro diverse predisposizioni sia nei confronti della propria tradizione culturale e religiosa sia nei confronti della modernità che l’Occidente, prima europeo, poi soprattutto americano, è venuto a rappresentare a partire dal 1800. Questo panorama comincia dalla sfida che il movimento wahhabita pose al mondo islamico, tanto sunnita che sciita, per poi passare al secolo xix, alle reazioni intellettuali suscitate dal wahhabismo e dalla presenza europea nelle società dei paesi arabi. Quindi, sono state discusse la radicalizzazione del pensiero modernista e salafita dei primi anni del secolo xx, l’ideologia dei Fratelli Musulmani degli anni Trenta e il suo orientamento più estremo espresso negli anni Quaranta e Cinquanta da Sayyid Qutb (m. 1966). Infine, sono state presentate brevemente la figura del teorico e fondatore della Jama‘at-i Islami pakistana, Abu al-‘Ala' Mawdiui (m. 1979). Il filo conduttore dei movimenti presentati è, appunto, il loro radicalismo, tuttavia sarebbe un errore ricercare una necessaria continuità storica tra l’uno e l’altro. Si tratta di correnti originatesi in contesti storici e geografici diversi, che però condividono, a volte, delle modalità, a volte dei temi, a volte degli obiettivi. Nascono per lo più da reazioni interne ai loro stessi contesti e usano spesso l’argomento «Occidente» come catalizzatore. In qualche modo propongono tutte un pensiero religioso di riforma intendendo per «riforma religiosa» una dinamica consapevole di cambiamento da attuarsi attraverso una riformulazione del paradigma religioso, e delle sue fonti, per riadattarlo all’esperienza vissuta di un dato momento storico.
Caterina Bori (2009). Il pensiero radicale islamico da Ibn ‘Abd al-Wahhab a Mawdudi e Sayyid Qutb: tradizione o modernità?. TORINO : Einaudi.
Il pensiero radicale islamico da Ibn ‘Abd al-Wahhab a Mawdudi e Sayyid Qutb: tradizione o modernità?
BORI, CATERINA
2009
Abstract
Questo saggio offre un panorama storico delle più importanti espressioni del pensiero radicale islamico tra la metà del 1700 fino alla fine degli anni Sessanta del Novecento evidenziandone comunanze e divergenze, e mettendo a fuoco le loro diverse predisposizioni sia nei confronti della propria tradizione culturale e religiosa sia nei confronti della modernità che l’Occidente, prima europeo, poi soprattutto americano, è venuto a rappresentare a partire dal 1800. Questo panorama comincia dalla sfida che il movimento wahhabita pose al mondo islamico, tanto sunnita che sciita, per poi passare al secolo xix, alle reazioni intellettuali suscitate dal wahhabismo e dalla presenza europea nelle società dei paesi arabi. Quindi, sono state discusse la radicalizzazione del pensiero modernista e salafita dei primi anni del secolo xx, l’ideologia dei Fratelli Musulmani degli anni Trenta e il suo orientamento più estremo espresso negli anni Quaranta e Cinquanta da Sayyid Qutb (m. 1966). Infine, sono state presentate brevemente la figura del teorico e fondatore della Jama‘at-i Islami pakistana, Abu al-‘Ala' Mawdiui (m. 1979). Il filo conduttore dei movimenti presentati è, appunto, il loro radicalismo, tuttavia sarebbe un errore ricercare una necessaria continuità storica tra l’uno e l’altro. Si tratta di correnti originatesi in contesti storici e geografici diversi, che però condividono, a volte, delle modalità, a volte dei temi, a volte degli obiettivi. Nascono per lo più da reazioni interne ai loro stessi contesti e usano spesso l’argomento «Occidente» come catalizzatore. In qualche modo propongono tutte un pensiero religioso di riforma intendendo per «riforma religiosa» una dinamica consapevole di cambiamento da attuarsi attraverso una riformulazione del paradigma religioso, e delle sue fonti, per riadattarlo all’esperienza vissuta di un dato momento storico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.