Riduzione del sanguinamento perioperatorio, minor impatto emodinamico, miglior controllo del dolore postoperatorio e rapida ripresa della funzione respiratoria, costituiscono i vantaggi della chirurgia epatica resettiva mediante tecnica laparoscopica. E’ ipotizzabile che il minor “trauma chirurgico” della resezione epatica mediante laparoscopia possa essere particolarmente vantaggioso in pazienti cirrotici per evitare peggioramenti della funzione epatica già compromessa. Lo studio si propone di confrontare funzione epatica e outcome postoperatorio in pazienti cirrotici sottoposti a resezione epatica minore con tecnica laparoscopica o laparotomica. Metodi 156 pazienti cirrotici suddivisi in due gruppi in base al tipo di approccio chirurgico: laparoscopico (Gruppo LS - 23 pazienti) o laparotomico (Gruppo LT - 133 pazienti). La funzione epatica è stata valutata mediante Model for End-stage Liver Disease (MELD) score e l’outcome come mortalità durante la degenza postoperatoria. Risultati La valutazione della funzione epatica ha evidenziato aumento nel gruppo LT del MELD score pari a 12,6 nel postoperatorio rispetto al valore basale di 8,9, mentre nel gruppo LS il valore si è mantenuto pressoché costante passando da un valore preoperatorio di 10,1 a 10,6 nel postoperatorio (p=0,035). L’analisi delle variabili proprie dello score ha evidenziato aumento dei valori di creatinina che, nel gruppo LT, sono risultati statisticamente superiori rispetto al gruppo LS (p<0,0001). Nessun paziente del gruppo LS ha sviluppato insufficienza epatica o renale, che invece hanno mostrato un’incidenza del 6,8% nel gruppo LT. La mortalità è risultata pari a al 15% nel gruppo LT mente nessun decesso si è verificato nel gruppo LS (p=0,046). La durata media della degenza si è rivelata inferiore e pari 7,6 giorni per il gruppo LS, registrando valori medi di 14,4 giorni per il gruppo LT. Conclusioni L’approccio laparoscopico risulta particolarmente vantaggioso ed in grado di limitare il peggioramento postoperatorio della funzione epatica in pazienti cirrotici sottoposti a chirurgia resettiva minore. Il mantenimento di un’adeguata funzione epatica e renale possono giustificare la minor mortalità e tempi di degenza più brevi nel gruppo di pazienti sottoposti a resezione laparoscopica. Particolarmente appropriato potrebbe essere l’utilizzo della metodica in pazienti con MELD score elevato, portatori di epatopatia avanzata, e quindi potenzialmente più a rischio di complicanze postoperatorie.

A. Siniscalchi, G.Tarozzi, L. Gamberini, C. Barbalace, P. Sunna, S. Faenza (2012). Laparoscopia versus laparotomia in chirurgia epatica. UDINE : sine nomine.

Laparoscopia versus laparotomia in chirurgia epatica

SINISCALCHI, ANTONIO;FAENZA, STEFANO
2012

Abstract

Riduzione del sanguinamento perioperatorio, minor impatto emodinamico, miglior controllo del dolore postoperatorio e rapida ripresa della funzione respiratoria, costituiscono i vantaggi della chirurgia epatica resettiva mediante tecnica laparoscopica. E’ ipotizzabile che il minor “trauma chirurgico” della resezione epatica mediante laparoscopia possa essere particolarmente vantaggioso in pazienti cirrotici per evitare peggioramenti della funzione epatica già compromessa. Lo studio si propone di confrontare funzione epatica e outcome postoperatorio in pazienti cirrotici sottoposti a resezione epatica minore con tecnica laparoscopica o laparotomica. Metodi 156 pazienti cirrotici suddivisi in due gruppi in base al tipo di approccio chirurgico: laparoscopico (Gruppo LS - 23 pazienti) o laparotomico (Gruppo LT - 133 pazienti). La funzione epatica è stata valutata mediante Model for End-stage Liver Disease (MELD) score e l’outcome come mortalità durante la degenza postoperatoria. Risultati La valutazione della funzione epatica ha evidenziato aumento nel gruppo LT del MELD score pari a 12,6 nel postoperatorio rispetto al valore basale di 8,9, mentre nel gruppo LS il valore si è mantenuto pressoché costante passando da un valore preoperatorio di 10,1 a 10,6 nel postoperatorio (p=0,035). L’analisi delle variabili proprie dello score ha evidenziato aumento dei valori di creatinina che, nel gruppo LT, sono risultati statisticamente superiori rispetto al gruppo LS (p<0,0001). Nessun paziente del gruppo LS ha sviluppato insufficienza epatica o renale, che invece hanno mostrato un’incidenza del 6,8% nel gruppo LT. La mortalità è risultata pari a al 15% nel gruppo LT mente nessun decesso si è verificato nel gruppo LS (p=0,046). La durata media della degenza si è rivelata inferiore e pari 7,6 giorni per il gruppo LS, registrando valori medi di 14,4 giorni per il gruppo LT. Conclusioni L’approccio laparoscopico risulta particolarmente vantaggioso ed in grado di limitare il peggioramento postoperatorio della funzione epatica in pazienti cirrotici sottoposti a chirurgia resettiva minore. Il mantenimento di un’adeguata funzione epatica e renale possono giustificare la minor mortalità e tempi di degenza più brevi nel gruppo di pazienti sottoposti a resezione laparoscopica. Particolarmente appropriato potrebbe essere l’utilizzo della metodica in pazienti con MELD score elevato, portatori di epatopatia avanzata, e quindi potenzialmente più a rischio di complicanze postoperatorie.
2012
Atti del X Congresso Nazionale STAT
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A. Siniscalchi, G.Tarozzi, L. Gamberini, C. Barbalace, P. Sunna, S. Faenza (2012). Laparoscopia versus laparotomia in chirurgia epatica. UDINE : sine nomine.
A. Siniscalchi; G.Tarozzi; L. Gamberini; C. Barbalace; P. Sunna; S. Faenza
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