Il testo introduce al catalogo della mostra “Luigi Ghirri, architetture e paesaggi” evidenziando un punto di vista che ritiene l’opera e la fotografia di Luigi Ghirri necessaria per una educazione alla conoscenza dei luoghi, dell’architettura, del paesaggio, del territorio che ci circondano e dell’uso della fotografia per una loro consapevole conoscenza. La fotografia intesa come tecnica di rappresentazione e come strumento di indagine della realtà. Con questa mostra fotografica sull’opera di Ghirri questo interesse viene riaffermato con passione e convinzione scientifica e culturale. Tra le scelte che Luigi Ghirri ci suggerisce vi è quella della narrazione di un’abitabilità possibile nel tempo della globalizzazione generale, della continuità e condivisione di un racconto che coinvolge tutti, ognuno con il proprio portato storico e personale, nel confronto con la collettività. Una narrazione, che rimette in gioco il ruolo della memoria, in cui la cifra principale del discorso è l’affermazione di uno sguardo affettuoso verso i luoghi in cui costruire un senso autentico dell’abitare.
G. Malacarne (2011). Abitare il paesaggio. BOLOGNA : CLUEB.
Abitare il paesaggio
MALACARNE, GINO
2011
Abstract
Il testo introduce al catalogo della mostra “Luigi Ghirri, architetture e paesaggi” evidenziando un punto di vista che ritiene l’opera e la fotografia di Luigi Ghirri necessaria per una educazione alla conoscenza dei luoghi, dell’architettura, del paesaggio, del territorio che ci circondano e dell’uso della fotografia per una loro consapevole conoscenza. La fotografia intesa come tecnica di rappresentazione e come strumento di indagine della realtà. Con questa mostra fotografica sull’opera di Ghirri questo interesse viene riaffermato con passione e convinzione scientifica e culturale. Tra le scelte che Luigi Ghirri ci suggerisce vi è quella della narrazione di un’abitabilità possibile nel tempo della globalizzazione generale, della continuità e condivisione di un racconto che coinvolge tutti, ognuno con il proprio portato storico e personale, nel confronto con la collettività. Una narrazione, che rimette in gioco il ruolo della memoria, in cui la cifra principale del discorso è l’affermazione di uno sguardo affettuoso verso i luoghi in cui costruire un senso autentico dell’abitare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.