Si tratta di un convegno internazionale organizzato in collaborazione con il Soprintendente per i Beni storici e artistici di Modena Stefano Casciu e con Elena Fumagalli, docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Modena, per fare il punto sugli studi sul collezionismo e mecenatismo del duca Francesco I d’Este (1629-1658). La figura del duca, intelligente amatore d’arte, è quella di un principe di Antico Regime del tutto consapevole circa la valenza propagandistica e diplomatica delle proprie residenze e delle raccolte d’arte. Al convegno sono stati invitati i massimi esperti delle questioni estensi del Seicento: sono state presentate novità sul palazzo Ducale di Modena e su quello di Sassuolo e notizie importanti sugli artisti attivi presso la corte (ritrattisti, decoratori, mobilieri, ebanisti); grande attenzione è stata posta dalla curatrice – che ha tenuto una relazione sui rapporti della corte estense con Roma – sulla rete diplomatica messa a punto dal duca con i principali centri d’arte, sedi di corti importanti, ai quali sono stati dedicati svariati interventi.
Modena barocca. Artisti e opere alla corte di Francesco I, Modena, Palazzo Ducale-Accademia Militare, 27-29 ottobre 2011
CAVICCHIOLI, SONIA;
2011
Abstract
Si tratta di un convegno internazionale organizzato in collaborazione con il Soprintendente per i Beni storici e artistici di Modena Stefano Casciu e con Elena Fumagalli, docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Modena, per fare il punto sugli studi sul collezionismo e mecenatismo del duca Francesco I d’Este (1629-1658). La figura del duca, intelligente amatore d’arte, è quella di un principe di Antico Regime del tutto consapevole circa la valenza propagandistica e diplomatica delle proprie residenze e delle raccolte d’arte. Al convegno sono stati invitati i massimi esperti delle questioni estensi del Seicento: sono state presentate novità sul palazzo Ducale di Modena e su quello di Sassuolo e notizie importanti sugli artisti attivi presso la corte (ritrattisti, decoratori, mobilieri, ebanisti); grande attenzione è stata posta dalla curatrice – che ha tenuto una relazione sui rapporti della corte estense con Roma – sulla rete diplomatica messa a punto dal duca con i principali centri d’arte, sedi di corti importanti, ai quali sono stati dedicati svariati interventi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.