Il libro, che organizza e sistematizza studi giuscomparatistici su temi svariati, si interroga sulle potenzialità della scienza comparatistica e sui suoi usi nella ricerca, e suggerisce le soluzioni, in particolare sciogliendo un equivoco che caratterizza buona parte della produzione letteraria: fare diritto comparato non significa limitarsi a descrivere il funzionamento di ordinamenti stranieri, o di singoli istituti che li compongono, o scrivere opere di diritto interno, solo in parte incorniciate da riferimenti comparatistici o corredate da qualche nota o appendice di diritto non nazionale. La struttura del volume enfatizza la contrapposizione tra ricerche “pure” e ricerche “strumentali”. La Parte I è dedicata ad alcuni problemi metodologici della comparazione giuspubblicistica e al rapporto della disciplina con altre scienze, giuridiche e non giuridiche. La Parte II individuare degli schemi di analisi non in via astratta, ma in relazione ad alcuni tra i più importanti issues del costituzionalismo: le forme di governo e le istituzioni, i diritti, il decentramento e la giustizia costituzionale. La Parte III è rivolta non già a studiare come applicare la metodologia ai vari settori di indagine, ma a indagare direttamente sugli stessi, lasciando sullo sfondo o dando per presupposte o solo accennando alle problematiche metodologiche. L’approccio della Parte IV è quello della comparazione “strumentale”: l’ordinamento costituzionale viene “letto” e “interpretato” sia alla luce delle classificazioni comparatistiche elaborate dalla dottrina, sia di confronti circoscritti alle norme di un ordinamento di raffronto. La Parte V è dedicata alle relazioni tra “formanti”, e cioè a come Parlamenti e Corti costituzionali usano le elaborazioni comparatistiche della dottrina e, in generale, la produzione di regole da parte del diritto comparato.
Derecho constitucional comparado. Itinerarios de investigación / L. Pegoraro. - STAMPA. - (2011), pp. 1-656.
Derecho constitucional comparado. Itinerarios de investigación
PEGORARO, LUCIO
2011
Abstract
Il libro, che organizza e sistematizza studi giuscomparatistici su temi svariati, si interroga sulle potenzialità della scienza comparatistica e sui suoi usi nella ricerca, e suggerisce le soluzioni, in particolare sciogliendo un equivoco che caratterizza buona parte della produzione letteraria: fare diritto comparato non significa limitarsi a descrivere il funzionamento di ordinamenti stranieri, o di singoli istituti che li compongono, o scrivere opere di diritto interno, solo in parte incorniciate da riferimenti comparatistici o corredate da qualche nota o appendice di diritto non nazionale. La struttura del volume enfatizza la contrapposizione tra ricerche “pure” e ricerche “strumentali”. La Parte I è dedicata ad alcuni problemi metodologici della comparazione giuspubblicistica e al rapporto della disciplina con altre scienze, giuridiche e non giuridiche. La Parte II individuare degli schemi di analisi non in via astratta, ma in relazione ad alcuni tra i più importanti issues del costituzionalismo: le forme di governo e le istituzioni, i diritti, il decentramento e la giustizia costituzionale. La Parte III è rivolta non già a studiare come applicare la metodologia ai vari settori di indagine, ma a indagare direttamente sugli stessi, lasciando sullo sfondo o dando per presupposte o solo accennando alle problematiche metodologiche. L’approccio della Parte IV è quello della comparazione “strumentale”: l’ordinamento costituzionale viene “letto” e “interpretato” sia alla luce delle classificazioni comparatistiche elaborate dalla dottrina, sia di confronti circoscritti alle norme di un ordinamento di raffronto. La Parte V è dedicata alle relazioni tra “formanti”, e cioè a come Parlamenti e Corti costituzionali usano le elaborazioni comparatistiche della dottrina e, in generale, la produzione di regole da parte del diritto comparato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.