Come la comunicazione politica, sociale e aziendale, anche la diplomazia pubblica, quell’insieme di iniziative con cui i Governi si rivolgono alle opinioni pubbliche dei paesi stranieri, sta attraversando un cambio di paradigma da una logica transazionale a una relazionale. Nella logica transazionale la comunicazione cerca di influenzare direttamente le popolazioni, modificando i loro atteggiamenti e comportamenti attraverso campagne unidirezionali di persuasione o tramite la mediazione dei professionisti che operano nei mass media. Nella logica relazionale si cerca invece di ottenere un’influenza indiretta attraverso la costruzione di legami di fiducia con i propri interlocutori, considerati come partner anziché come target, e affiancando quindi ai rapporti con i media di massa un flusso costante di comunicazioni bidirezionali con cittadini non professionisti, capaci di diffondere messaggi credibili attraverso le loro reti di relazioni. Lo sviluppo più avanzato di questo approccio prevede che i rappresentanti di uno Stato creino e gestiscano infrastrutture attraverso le quali comunità di cittadini globali dialogano liberamente fra loro.
C. Vaccari (2011). Internet e la diplomazia nell'era di Wikileaks. ROMA : Istituto della Enciclopedia Italiana.
Internet e la diplomazia nell'era di Wikileaks
VACCARI, CRISTIAN
2011
Abstract
Come la comunicazione politica, sociale e aziendale, anche la diplomazia pubblica, quell’insieme di iniziative con cui i Governi si rivolgono alle opinioni pubbliche dei paesi stranieri, sta attraversando un cambio di paradigma da una logica transazionale a una relazionale. Nella logica transazionale la comunicazione cerca di influenzare direttamente le popolazioni, modificando i loro atteggiamenti e comportamenti attraverso campagne unidirezionali di persuasione o tramite la mediazione dei professionisti che operano nei mass media. Nella logica relazionale si cerca invece di ottenere un’influenza indiretta attraverso la costruzione di legami di fiducia con i propri interlocutori, considerati come partner anziché come target, e affiancando quindi ai rapporti con i media di massa un flusso costante di comunicazioni bidirezionali con cittadini non professionisti, capaci di diffondere messaggi credibili attraverso le loro reti di relazioni. Lo sviluppo più avanzato di questo approccio prevede che i rappresentanti di uno Stato creino e gestiscano infrastrutture attraverso le quali comunità di cittadini globali dialogano liberamente fra loro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.