Nel 1948 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non solamente l’assenza di disagio o di infermità” (World Health Organization, 1948). La presenza di benessere quindi, e non solo l’assenza di malessere, può incidere fortemente sulla salute dell’individuo, proteggendo l’organismo dall’insorgenza di patologie o promuovendo la guarigione nel caso queste siano già presenti. Purtroppo, come sottolineano Ryff e Singer (1996), storicamente la ricerca nell’ambito della salute mentale è rimasta focalizzata sul disagio psicologico, continuando a considerare l’assenza di sintomatologia come criterio necessario e sufficiente per poter definire un individuo sano. Ricerche sul benessere psicologico hanno indicato che esso deriva dall’interazione di diverse dimensioni intercorrelate. Numerosi studi mostrano come il benessere psicologico abbia un effetto tampone nel far fronte allo stress e un impatto favorevole nel decorso della malattia e, anche se i dati non sono ancora consolidati, le implicazioni per la salute sono di grande interesse. Nei disturbi affettivi, l’applicazione di specifiche strategie psicoterapeutiche finalizzate al miglioramento del benessere si è dimostrata efficace nell’incrementare i livelli di remissione e migliorare l'esito finale.
Ruini C., Vescovelli F., Rafanelli C. (2011). Salute e benessere psicologico. ROMA : Il Pensiero Scientifico Editore.
Salute e benessere psicologico
RUINI, CHIARA;VESCOVELLI, FRANCESCA;RAFANELLI, CHIARA
2011
Abstract
Nel 1948 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non solamente l’assenza di disagio o di infermità” (World Health Organization, 1948). La presenza di benessere quindi, e non solo l’assenza di malessere, può incidere fortemente sulla salute dell’individuo, proteggendo l’organismo dall’insorgenza di patologie o promuovendo la guarigione nel caso queste siano già presenti. Purtroppo, come sottolineano Ryff e Singer (1996), storicamente la ricerca nell’ambito della salute mentale è rimasta focalizzata sul disagio psicologico, continuando a considerare l’assenza di sintomatologia come criterio necessario e sufficiente per poter definire un individuo sano. Ricerche sul benessere psicologico hanno indicato che esso deriva dall’interazione di diverse dimensioni intercorrelate. Numerosi studi mostrano come il benessere psicologico abbia un effetto tampone nel far fronte allo stress e un impatto favorevole nel decorso della malattia e, anche se i dati non sono ancora consolidati, le implicazioni per la salute sono di grande interesse. Nei disturbi affettivi, l’applicazione di specifiche strategie psicoterapeutiche finalizzate al miglioramento del benessere si è dimostrata efficace nell’incrementare i livelli di remissione e migliorare l'esito finale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.