l saggio tratta, nell'ordine, gli orientamenti storiografici sommersi che vengono espressi dalle tesi di laurea, la funzione svolta dagli studi teatrali in quanto pratica propedeutica all'avvicinamento del teatro attivo, le dinamiche dell'attore interprete nella scena contemporanea, gli intrecci di drammaturgia e vissuto da cui nascono i monologhi di Maria Paiato e le funzioni del drammaturgo e del regista in questi sviluppi. In particolare, i riferimenti alle dinamiche dell'attore interprete e ai monologhi di Maria Paiato esaminano le interazioni fra l'identità personale dell'attore e le diverse metodologie inventive del personaggio, che può tanto risultare dai processi del lavoro teatrale che da un'attività di scrittura autonoma, ma non per questo rescissa o separata dai suoi destinatari scenici. Per chiarire queste complesse articolazioni, il saggio confronta le dinamiche monologiche di Maria Paiato alla drammaturgia d'attore di Ermanna Montanari, rilevandone alcuni aspetti riconducibili alla nozione di "attore meticcio" recentemente proposta da De Marinis. Mi riferisco alla riscoperta della propria lingua madre da parte dell'attore e alla valorizzazioni delle culture molteplici (in parte indotte, in parte individuali) che si intrecciano nell'esperienza del teatro. La connessione fra la riflessione sulle tesi di laurea e l'azione formativa degli studi, da un lato, e le analisi teatrologiche su Maria Paiato e la funzione dell'interprete, dall'altro, è stabilita dal fatto che proprio le tesi stanno anticipando il nuovo interesse degli orientamenti storiografici per l'interpretazione del personaggio. Il titolo, "Urgono", vuole essere un invito e riconoscere e valorizzare ciò che Meldolesi chiamava "la poesia dello studente".
G. Guccini (2011). Prefazione. Urgono. CORAZZANO (PISA) : Titivillus.
Prefazione. Urgono
GUCCINI, GERARDO
2011
Abstract
l saggio tratta, nell'ordine, gli orientamenti storiografici sommersi che vengono espressi dalle tesi di laurea, la funzione svolta dagli studi teatrali in quanto pratica propedeutica all'avvicinamento del teatro attivo, le dinamiche dell'attore interprete nella scena contemporanea, gli intrecci di drammaturgia e vissuto da cui nascono i monologhi di Maria Paiato e le funzioni del drammaturgo e del regista in questi sviluppi. In particolare, i riferimenti alle dinamiche dell'attore interprete e ai monologhi di Maria Paiato esaminano le interazioni fra l'identità personale dell'attore e le diverse metodologie inventive del personaggio, che può tanto risultare dai processi del lavoro teatrale che da un'attività di scrittura autonoma, ma non per questo rescissa o separata dai suoi destinatari scenici. Per chiarire queste complesse articolazioni, il saggio confronta le dinamiche monologiche di Maria Paiato alla drammaturgia d'attore di Ermanna Montanari, rilevandone alcuni aspetti riconducibili alla nozione di "attore meticcio" recentemente proposta da De Marinis. Mi riferisco alla riscoperta della propria lingua madre da parte dell'attore e alla valorizzazioni delle culture molteplici (in parte indotte, in parte individuali) che si intrecciano nell'esperienza del teatro. La connessione fra la riflessione sulle tesi di laurea e l'azione formativa degli studi, da un lato, e le analisi teatrologiche su Maria Paiato e la funzione dell'interprete, dall'altro, è stabilita dal fatto che proprio le tesi stanno anticipando il nuovo interesse degli orientamenti storiografici per l'interpretazione del personaggio. Il titolo, "Urgono", vuole essere un invito e riconoscere e valorizzare ciò che Meldolesi chiamava "la poesia dello studente".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


