Le politiche familiari ereditate dal secolo XX stanno incontrando una profonda crisi. Accanto ad alcuni successi, emergono vistosi fallimenti ed effetti inattesi. Nei regimi più spinti di welfare state, svanisce l’oggetto stesso della politica familiare (cioè la famiglia). I cambiamenti della famiglia diventano una sfida per le stesse politiche sociali, le quali, senza una accorta politica familiare, girano a vuoto. Le attuali politiche adottano un mix di principi liberali e socialisti (assetti lib/lab) che non rispondano all’esigenza di riconoscere il giusto ruolo alla famiglia nella società, soprattutto perché non riconoscono che essa è un soggetto sociale avente un proprio ruolo societario e un connesso complesso di diritti-doveri. La politica familiare necessita di un referente (la famiglia, definita in maniera relazionale) e non può essere efficace, efficiente ed equa se non conferisce alla famiglia una soggettività sociale e giuridica. Si tratta allora di orientarsi verso un nuovo approccio, denominato relazionale, basato su due pilastri fondamentali: l’adozione di un principio di sussidiarietà nella governance delle politiche familiari e il riconoscimento della cittadinanza complessa (politica e civile) della famiglia.
La politica della famiglia: per un welfare relazionale e sussidiario / P. Donati. - STAMPA. - (2011), pp. 1-156.
La politica della famiglia: per un welfare relazionale e sussidiario
DONATI, PIERPAOLO
2011
Abstract
Le politiche familiari ereditate dal secolo XX stanno incontrando una profonda crisi. Accanto ad alcuni successi, emergono vistosi fallimenti ed effetti inattesi. Nei regimi più spinti di welfare state, svanisce l’oggetto stesso della politica familiare (cioè la famiglia). I cambiamenti della famiglia diventano una sfida per le stesse politiche sociali, le quali, senza una accorta politica familiare, girano a vuoto. Le attuali politiche adottano un mix di principi liberali e socialisti (assetti lib/lab) che non rispondano all’esigenza di riconoscere il giusto ruolo alla famiglia nella società, soprattutto perché non riconoscono che essa è un soggetto sociale avente un proprio ruolo societario e un connesso complesso di diritti-doveri. La politica familiare necessita di un referente (la famiglia, definita in maniera relazionale) e non può essere efficace, efficiente ed equa se non conferisce alla famiglia una soggettività sociale e giuridica. Si tratta allora di orientarsi verso un nuovo approccio, denominato relazionale, basato su due pilastri fondamentali: l’adozione di un principio di sussidiarietà nella governance delle politiche familiari e il riconoscimento della cittadinanza complessa (politica e civile) della famiglia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.