Alla ricerca di un’identità nazionale

Dopo la pubblicazione della "Manière de bien penser dans les ouvrages d’esprit" del francese Dominique Bouhours, che attaccava pesantemente la letteratura italiana accusandola di essere artificiosa e piena di sottigliezze concettose, il letterato bolognese Giovanni Giuseppe Orsi replicò con le "Considerazioni sopra un famoso libro franzese intitolato «La Manière de bien penser dans les Ouvrages d’esprit»", edita nel 1704. Il saggio segue le fasi della composizione di questa opera, mettendo in luce la dimensione collegiale da cui è nato il libro e soprattutto il ruolo avuto da Ludovico Antonio Muratori, vera testa pensante dell'impresa, riscontrabile attraverso il fitto carteggio tra lui e Orsi. Le accuse dei razionalisti francesi non servirono solo ad approfondire la conoscenza della natura della tradizione poetica italiana ma anche a creare, grazie alla struttura confederata dell'Accademia d'Arcadia, un senso di appartenenza identitaria da parte dei letterati italiani, che, tranne isolate eccezioni, formarono un compatto fronte unico a difesa della letteratura nazionale.