E' un volume collocato all'interno di una collana dedicata all'analisi del significato storico e contemporaneo dei Comandamenti. Ciascun volume è opera di due autori: un teologo e un filosofo. In questo caso il contributo di C. Galli va da p. 79 a p. 167, e si intitola "In nome di Dio"; è la ricostruzione teorica e storica del significato del Secondo comandamento e delle trasformazioni che ha subito. La chiave interpretativa è che il Secondo comandamento è una teologia politica negativa, che indica la necessità e al contempo l'impossibilità che il Nome di Dio si associ alla politica. Su questa base, sono analizzate le diverse forme di teologia politica positiva (dell'agire in nome di Dio) che hanno caratterizzato la storia reale del cristianesimo, e anche la moderna secolarizzazione fino all'attuale ritorno del sacro in politica.
C. Galli, P. Stefani (2011). Non nominare il Nome di Dio invano. BOLOGNA : Il Mulino.
Non nominare il Nome di Dio invano
GALLI, CARLO;
2011
Abstract
E' un volume collocato all'interno di una collana dedicata all'analisi del significato storico e contemporaneo dei Comandamenti. Ciascun volume è opera di due autori: un teologo e un filosofo. In questo caso il contributo di C. Galli va da p. 79 a p. 167, e si intitola "In nome di Dio"; è la ricostruzione teorica e storica del significato del Secondo comandamento e delle trasformazioni che ha subito. La chiave interpretativa è che il Secondo comandamento è una teologia politica negativa, che indica la necessità e al contempo l'impossibilità che il Nome di Dio si associ alla politica. Su questa base, sono analizzate le diverse forme di teologia politica positiva (dell'agire in nome di Dio) che hanno caratterizzato la storia reale del cristianesimo, e anche la moderna secolarizzazione fino all'attuale ritorno del sacro in politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.