Il saggio (di 52.000 battute) intende ripercorrere la storia dei mutamenti politici e sociali delle ex Legazioni di Forlì, Ravenna e Ferrara nel cinquantennio successivo alla ribellione contro l'autorità pontificia, fino alle soglie della Prima guerra mondiale. Ricostruisce quindi in un'unica visione gli importanti eventi che, dal giugno 1859, portarono alla non scontata annessione al Piemonte nel marzo 1860 (in quanto territori ex pontifici, tutti gli occhi delle cancellerie europee erano puntati su queste aree), passando agli anni Sessanta dominati dall'arretratezza socioeconomica così come dal dibattito politico tra moderati e democratici per contribuire a completare l'Unità (tantissimi romagnoli parteciparono alle ultime imprese garibaldine), per poi arrivare al confronto anche aspro tra istituzioni liberali al potere e associazioni popolari repubblicane e socialiste che, dagli anni Settanta e Ottanta, andarono via ingrossando le loro fila, imponendosi spesso come forza più consistente a livello locale. A cavallo del secolo, mentre la nazione viveva la sua prima industrializzazione e si apprestava a celebrare il 50° della sua nascita, le ex Legazioni romagnole e ferrarese vedevano ormai come indiscussi protagonisti i partiti popolari, spesso al potere dei municipi locali, impegnati in uno sforzo di emancipazione e miglioramento delle condizioni di vita delle masse lavoratrici, ma anche sempre più ferocemente divisi. Una frattura drammatica, appena ricomposta dalle proteste contro la guerra di Libia del 1911 e dalla partecipazione alla Settimana rossa, ma poi amplificata dalla Grande guerra, che avrebbe favorito l'avvento della dittatura nel dopoguerra.

Le Legazioni della Romagna e di Ferrara e le loro trasformazioni / A. Malfitano. - STAMPA. - (2011), pp. 65-83.

Le Legazioni della Romagna e di Ferrara e le loro trasformazioni

MALFITANO, ALBERTO
2011

Abstract

Il saggio (di 52.000 battute) intende ripercorrere la storia dei mutamenti politici e sociali delle ex Legazioni di Forlì, Ravenna e Ferrara nel cinquantennio successivo alla ribellione contro l'autorità pontificia, fino alle soglie della Prima guerra mondiale. Ricostruisce quindi in un'unica visione gli importanti eventi che, dal giugno 1859, portarono alla non scontata annessione al Piemonte nel marzo 1860 (in quanto territori ex pontifici, tutti gli occhi delle cancellerie europee erano puntati su queste aree), passando agli anni Sessanta dominati dall'arretratezza socioeconomica così come dal dibattito politico tra moderati e democratici per contribuire a completare l'Unità (tantissimi romagnoli parteciparono alle ultime imprese garibaldine), per poi arrivare al confronto anche aspro tra istituzioni liberali al potere e associazioni popolari repubblicane e socialiste che, dagli anni Settanta e Ottanta, andarono via ingrossando le loro fila, imponendosi spesso come forza più consistente a livello locale. A cavallo del secolo, mentre la nazione viveva la sua prima industrializzazione e si apprestava a celebrare il 50° della sua nascita, le ex Legazioni romagnole e ferrarese vedevano ormai come indiscussi protagonisti i partiti popolari, spesso al potere dei municipi locali, impegnati in uno sforzo di emancipazione e miglioramento delle condizioni di vita delle masse lavoratrici, ma anche sempre più ferocemente divisi. Una frattura drammatica, appena ricomposta dalle proteste contro la guerra di Libia del 1911 e dalla partecipazione alla Settimana rossa, ma poi amplificata dalla Grande guerra, che avrebbe favorito l'avvento della dittatura nel dopoguerra.
2011
"...E finalmente potremo dirci italiani". Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911
65
83
Le Legazioni della Romagna e di Ferrara e le loro trasformazioni / A. Malfitano. - STAMPA. - (2011), pp. 65-83.
A. Malfitano
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