Nel 1811 il fisico torinese Amedeo Avogadro propose per la prima volta alla comunità scientifica l’ipotesi che, in seguito, sarebbe divenuta una della leggi fondamentali della chimica moderna: «nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, volumi uguali di gas diversi contengono un identico numero di particelle». A questa generalizzazione Avogadro avrebbe legato per sempre il suo nome e la sua fama universale. L’ipotesi venne esposta nell’Essai d’une manière de déterminer les masses relatives des molécules élémentaires des corps, et les proportions selon lesquelles elles entrent dans ces combinaisons, edito nel luglio del 1811 sulla rivista parigina «Journal de Physique»; un testo che rappresenta uno dei classici della storia della scienza. In occasione del bicentenario dell’ipotesi di Avogadro, il presente volume pubblica l’edizione critica dell’Essai, attraverso il confronto tra l’edizione a stampa e la versione manoscritta del saggio, contenuta nei diari di laboratorio dello scienziato torinese conservati presso la Biblioteca Civica di Torino, accompagnata da due saggi volti ad inquadrare la genesi storica e la fortuna dell’opera di Avogadro.
Ciardi M. (2011). Avogadro 1811. TORINO : Fondazione "Filippo Burzio".
Avogadro 1811
CIARDI, MARCO
2011
Abstract
Nel 1811 il fisico torinese Amedeo Avogadro propose per la prima volta alla comunità scientifica l’ipotesi che, in seguito, sarebbe divenuta una della leggi fondamentali della chimica moderna: «nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, volumi uguali di gas diversi contengono un identico numero di particelle». A questa generalizzazione Avogadro avrebbe legato per sempre il suo nome e la sua fama universale. L’ipotesi venne esposta nell’Essai d’une manière de déterminer les masses relatives des molécules élémentaires des corps, et les proportions selon lesquelles elles entrent dans ces combinaisons, edito nel luglio del 1811 sulla rivista parigina «Journal de Physique»; un testo che rappresenta uno dei classici della storia della scienza. In occasione del bicentenario dell’ipotesi di Avogadro, il presente volume pubblica l’edizione critica dell’Essai, attraverso il confronto tra l’edizione a stampa e la versione manoscritta del saggio, contenuta nei diari di laboratorio dello scienziato torinese conservati presso la Biblioteca Civica di Torino, accompagnata da due saggi volti ad inquadrare la genesi storica e la fortuna dell’opera di Avogadro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.