Molti studi preclinici ed epidemiologici hanno evidenziato che i fitoestrogeni, sostanze naturali non steroidee contenute nelle piante, potrebbero svolgere un ruolo importante nella prevenzione di diverse malattie ormone-dipendenti come il cancro al seno, i disturbi della menopausa e l'osteoporosi. Negli ultimi anni, sono stati introdotti sul mercato integratori alimentari o formulazioni a base di estratti di soia, per il trattamento dei sintomi della menopausa , in quanto osservazioni epidemiologiche hanno evidenziato una minore incidenza dei disturbi climaterici, dei tumori mammari, uterini e intestinali nelle donne asiatiche, la cui dieta giornaliera è molto ricca in estratti della soia. Questa contiene fitoestrogeni, in particolare gli isoflavoni genisteina e daidzeina, che hanno una conformazione chimica simile a quella dell'estradiolo, il principale ormone sessuale femminile. Si ritiene che gli isoflavoni della soia agiscano attraverso un effetto di modulazione selettiva sui recettori estrogenici (azione ormone-simile), che riducano la produzione di radicali liberi (“radical scavenger”) e che inibiscano la proliferazione di cellule tumorali (azione non ormonale). L’abbondanza di prodotti commerciali a base di derivati della soia determina la necessità di procedere ad un loro accurato controllo di qualità al fine di evidenziare possibili adulterazioni o escludere la possibilità di sovradosaggi. Nel Laboratorio di Analisi Farmaco-Tossicologica sono stati sviluppati alcuni metodi analitici basati sia sulla cromatografia elettrocinetica micellare (MEKC) che sulla cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC) per il controllo di qualità di integratori commerciali contenenti estratti di soia. In particolare, l’analisi elettroforetica di genisteina, daidziena, gliciteina (e loro glicosidi) è stata effettuata, utilizzando un elettrolita supporto (BGE) a pH basico contenente sodio dodecil solfato . Si sta ora mettendo a punto un metodo più sensibile e selettivo basato sull’uso di un HPLC con detector coulombometrico. Inoltre, è in fase di sviluppo anche un metodo semplice e veloce che utilizza un HPLC con detector Diode Array che permette oltre alla quantificazione anche l’identificazione degli analiti attraverso gli spettri di assorbimento UV. I risultati preliminari sembrano essere soddisfacenti; si sta proseguendo con i test per la convalida dei metodi.
M.A. Saracino, L. Mercolini, F. Bugamelli, M.A. Raggi (2011). Integratori alimentari a base di soia in menopausa: mito o toccasana? Aspetti analitici. MILANO : SINut.
Integratori alimentari a base di soia in menopausa: mito o toccasana? Aspetti analitici
MERCOLINI, LAURA;RAGGI, MARIA AUGUSTA
2011
Abstract
Molti studi preclinici ed epidemiologici hanno evidenziato che i fitoestrogeni, sostanze naturali non steroidee contenute nelle piante, potrebbero svolgere un ruolo importante nella prevenzione di diverse malattie ormone-dipendenti come il cancro al seno, i disturbi della menopausa e l'osteoporosi. Negli ultimi anni, sono stati introdotti sul mercato integratori alimentari o formulazioni a base di estratti di soia, per il trattamento dei sintomi della menopausa , in quanto osservazioni epidemiologiche hanno evidenziato una minore incidenza dei disturbi climaterici, dei tumori mammari, uterini e intestinali nelle donne asiatiche, la cui dieta giornaliera è molto ricca in estratti della soia. Questa contiene fitoestrogeni, in particolare gli isoflavoni genisteina e daidzeina, che hanno una conformazione chimica simile a quella dell'estradiolo, il principale ormone sessuale femminile. Si ritiene che gli isoflavoni della soia agiscano attraverso un effetto di modulazione selettiva sui recettori estrogenici (azione ormone-simile), che riducano la produzione di radicali liberi (“radical scavenger”) e che inibiscano la proliferazione di cellule tumorali (azione non ormonale). L’abbondanza di prodotti commerciali a base di derivati della soia determina la necessità di procedere ad un loro accurato controllo di qualità al fine di evidenziare possibili adulterazioni o escludere la possibilità di sovradosaggi. Nel Laboratorio di Analisi Farmaco-Tossicologica sono stati sviluppati alcuni metodi analitici basati sia sulla cromatografia elettrocinetica micellare (MEKC) che sulla cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC) per il controllo di qualità di integratori commerciali contenenti estratti di soia. In particolare, l’analisi elettroforetica di genisteina, daidziena, gliciteina (e loro glicosidi) è stata effettuata, utilizzando un elettrolita supporto (BGE) a pH basico contenente sodio dodecil solfato . Si sta ora mettendo a punto un metodo più sensibile e selettivo basato sull’uso di un HPLC con detector coulombometrico. Inoltre, è in fase di sviluppo anche un metodo semplice e veloce che utilizza un HPLC con detector Diode Array che permette oltre alla quantificazione anche l’identificazione degli analiti attraverso gli spettri di assorbimento UV. I risultati preliminari sembrano essere soddisfacenti; si sta proseguendo con i test per la convalida dei metodi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.