Il supporto sociale è stato oggetto di studio da parte di diverse discipline: dall’antropologia alla sociologia, dalla psichiatria a varie branche della psicologia, come la psicologia sociale, di comunità e clinica. L’evidenza di una relazione significativa tra assenza o carenza di supporto da parte dell’ambiente sociale e aumentato rischio di morbilità e mortalità ha attirato l’interesse della psicosomatica. I primi studi, condotti tra gli anni ‘70 e ‘80, si sono concentrati soprattutto sulla numerosità dei legami sociali delle persone. Negli anni ‘80, l’attenzione dei ricercatori si è spostata sulle funzioni svolte dalle relazioni sociali, in base alle quali sono stati individuati diversi tipi di supporto sociale. È emersa infatti la consapevolezza che avere più contatti sociali non corrisponde necessariamente alla possibilità di ricevere aiuto emotivo o materiale da essi. Nei decenni successivi, si è assistito alla pubblicazione di molti studi che confermavano sia l’effetto protettivo del supporto sociale sul benessere fisico e psicologico nella popolazione generale sia il suo ruolo prognostico nel decorso clinico di molti disturbi in medicina e in psichiatria. Le evidenze hanno spinto gli studiosi a cercare di individuare in modo sempre più preciso i meccanismi attraverso i quali il costrutto in questione può esercitare un impatto significativo sulla salute delle persone. La mancanza di una definizione condivisa e l’eterogeneità delle strategie di operazionalizzazione spesso non permettono di confrontare i diversi studi e possono spiegare il mancato riconoscimento del ruolo del supporto sociale come fattore di rischio indipendente in vari ambiti clinici, nonostante le numerose evidenze scientifiche. È inoltre possibile che il supporto sociale abbia degli effetti negativi sul benessere psicologico, ad esempio diminuendo l’autostima del ricevente, o sulla salute fisica, come nel caso in cui porta ad affidarsi ai consigli di persone non esperte invece di rivolgersi a un medico.
Sirri L., Grandi S. (2011). Supporto sociale. ROMA : Il Pensiero Scientifico Editore.
Supporto sociale
SIRRI, LAURA;GRANDI, SILVANA
2011
Abstract
Il supporto sociale è stato oggetto di studio da parte di diverse discipline: dall’antropologia alla sociologia, dalla psichiatria a varie branche della psicologia, come la psicologia sociale, di comunità e clinica. L’evidenza di una relazione significativa tra assenza o carenza di supporto da parte dell’ambiente sociale e aumentato rischio di morbilità e mortalità ha attirato l’interesse della psicosomatica. I primi studi, condotti tra gli anni ‘70 e ‘80, si sono concentrati soprattutto sulla numerosità dei legami sociali delle persone. Negli anni ‘80, l’attenzione dei ricercatori si è spostata sulle funzioni svolte dalle relazioni sociali, in base alle quali sono stati individuati diversi tipi di supporto sociale. È emersa infatti la consapevolezza che avere più contatti sociali non corrisponde necessariamente alla possibilità di ricevere aiuto emotivo o materiale da essi. Nei decenni successivi, si è assistito alla pubblicazione di molti studi che confermavano sia l’effetto protettivo del supporto sociale sul benessere fisico e psicologico nella popolazione generale sia il suo ruolo prognostico nel decorso clinico di molti disturbi in medicina e in psichiatria. Le evidenze hanno spinto gli studiosi a cercare di individuare in modo sempre più preciso i meccanismi attraverso i quali il costrutto in questione può esercitare un impatto significativo sulla salute delle persone. La mancanza di una definizione condivisa e l’eterogeneità delle strategie di operazionalizzazione spesso non permettono di confrontare i diversi studi e possono spiegare il mancato riconoscimento del ruolo del supporto sociale come fattore di rischio indipendente in vari ambiti clinici, nonostante le numerose evidenze scientifiche. È inoltre possibile che il supporto sociale abbia degli effetti negativi sul benessere psicologico, ad esempio diminuendo l’autostima del ricevente, o sulla salute fisica, come nel caso in cui porta ad affidarsi ai consigli di persone non esperte invece di rivolgersi a un medico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.