A quasi quarant’anni dalla prima conferenza internazionale nella quale veniva messo in evidenza il rapporto conflittuale tra uomo e ambiente, a livello del mondo accademico e politico mondiale non si è ancora giunti a un comune riconoscimento dell’importanza della sostenibilità come disciplina unificante in ambito delle scienze sociali, ambientali ed economiche. Nel corso di questo lavoro viene presentata una riflessione sul paradigma di sviluppo noto come sviluppo sostenibile, al fine di tracciare la linea ideologica e metodologica del volume e di offrire un punto di partenza comune a tutti i contributi che seguiranno. Anzitutto viene affrontato uno studio diacronico del concetto di sviluppo, analizzando le scuole di pensiero che lo hanno teorizzato, insieme al suo contrario, il sottosviluppo. Questo percorso teorico termina con la concettualizzazione dello sviluppo sostenibile, punto di arrivo di un processo che ha progressivamente integrato nelle discipline economiche l’ambiente naturale e, aspetto ancora più innovativo, il benessere degli individui, facendo propria la differenziazione concettuale tra crescita e sviluppo che si è andata delineando nel corso della seconda metà del XX secolo. A tale proposito si propone una breve riflessione sugli strumenti metodologici utilizzati per comprendere le differenze tra crescita e sviluppo, concentrandosi in particolare sugli indicatori di sviluppo umano proposti dalle Nazioni Unite ed evidenziando i limiti dei soli indicatori economici. Grande rilevanza è ricoperta anche dall’analisi del contesto internazionale, in cui i due macro concetti di “sviluppo sostenibile” e, in seno ad esso, di “conservazione ambientale” sono nati e cresciuti, attraverso un’analisi delle potenzialità offerte dagli strumenti internazionali e dei limiti riscontrati. Anche in tale ambito lo studio diacronico offre una panoramica degli incontri internazionali nel corso dei quali si è progressivamente dipanato il dibattito sullo sviluppo sostenibile che, dopo avere prodotto una definizione 3 riconosciuta a livello globale, prosegue ancora oggi. In tal senso, la formalizzazione teorica e l’implementazione pratica dello sviluppo sostenibile costituiscono un processo in fieri, che la comunità scientifica sta costruendo insieme al mondo politico e alla società civile mondiale, creando un’impalcatura di convenzioni e ambiti di intervento che si ampliano con il progredire delle conoscenze scientifico-tecnologiche, fino a raggiungere una comprensione sempre più approfondita delle cause che stanno alla base dei processi in corso, ma anche degli effetti sul breve e lungo periodo delle azioni intraprese. Vengono pertanto presentati i principali incontri internazionali in ambito di sostenibilità, ambiente, e tutela della biodiversità e, così facendo, viene introdotto il tema principe di questo volume, la “conservazione ambientale”, al contempo strumento e finalità dello “sviluppo sostenibile”. Partendo dalle origini del problema della perdita di biodiversità, viene presentato il dibattito scientifico internazionale che si è sviluppato tra teorie antropocentriche ed ecocentriche, e che ha visto i fautori di una preservazione rigida contrapporsi a quelli della conservazione integrata. È in seno a quest’ultima che le problematiche relative al tema della conservazione ambientale vengono messe in relazione con gli ideali della sostenibilità, soprattutto con il suo ambito sociale: il vero fattore innovativo di questo paradigma di sviluppo.

Conservazione ambientale e sviluppo sostenibile: dal rapporto del Club di Roma del 1972 agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio del 2000-2015 / Magnani E.. - STAMPA. - (2011), pp. 50-69.

Conservazione ambientale e sviluppo sostenibile: dal rapporto del Club di Roma del 1972 agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio del 2000-2015

MAGNANI, ELISA
2011

Abstract

A quasi quarant’anni dalla prima conferenza internazionale nella quale veniva messo in evidenza il rapporto conflittuale tra uomo e ambiente, a livello del mondo accademico e politico mondiale non si è ancora giunti a un comune riconoscimento dell’importanza della sostenibilità come disciplina unificante in ambito delle scienze sociali, ambientali ed economiche. Nel corso di questo lavoro viene presentata una riflessione sul paradigma di sviluppo noto come sviluppo sostenibile, al fine di tracciare la linea ideologica e metodologica del volume e di offrire un punto di partenza comune a tutti i contributi che seguiranno. Anzitutto viene affrontato uno studio diacronico del concetto di sviluppo, analizzando le scuole di pensiero che lo hanno teorizzato, insieme al suo contrario, il sottosviluppo. Questo percorso teorico termina con la concettualizzazione dello sviluppo sostenibile, punto di arrivo di un processo che ha progressivamente integrato nelle discipline economiche l’ambiente naturale e, aspetto ancora più innovativo, il benessere degli individui, facendo propria la differenziazione concettuale tra crescita e sviluppo che si è andata delineando nel corso della seconda metà del XX secolo. A tale proposito si propone una breve riflessione sugli strumenti metodologici utilizzati per comprendere le differenze tra crescita e sviluppo, concentrandosi in particolare sugli indicatori di sviluppo umano proposti dalle Nazioni Unite ed evidenziando i limiti dei soli indicatori economici. Grande rilevanza è ricoperta anche dall’analisi del contesto internazionale, in cui i due macro concetti di “sviluppo sostenibile” e, in seno ad esso, di “conservazione ambientale” sono nati e cresciuti, attraverso un’analisi delle potenzialità offerte dagli strumenti internazionali e dei limiti riscontrati. Anche in tale ambito lo studio diacronico offre una panoramica degli incontri internazionali nel corso dei quali si è progressivamente dipanato il dibattito sullo sviluppo sostenibile che, dopo avere prodotto una definizione 3 riconosciuta a livello globale, prosegue ancora oggi. In tal senso, la formalizzazione teorica e l’implementazione pratica dello sviluppo sostenibile costituiscono un processo in fieri, che la comunità scientifica sta costruendo insieme al mondo politico e alla società civile mondiale, creando un’impalcatura di convenzioni e ambiti di intervento che si ampliano con il progredire delle conoscenze scientifico-tecnologiche, fino a raggiungere una comprensione sempre più approfondita delle cause che stanno alla base dei processi in corso, ma anche degli effetti sul breve e lungo periodo delle azioni intraprese. Vengono pertanto presentati i principali incontri internazionali in ambito di sostenibilità, ambiente, e tutela della biodiversità e, così facendo, viene introdotto il tema principe di questo volume, la “conservazione ambientale”, al contempo strumento e finalità dello “sviluppo sostenibile”. Partendo dalle origini del problema della perdita di biodiversità, viene presentato il dibattito scientifico internazionale che si è sviluppato tra teorie antropocentriche ed ecocentriche, e che ha visto i fautori di una preservazione rigida contrapporsi a quelli della conservazione integrata. È in seno a quest’ultima che le problematiche relative al tema della conservazione ambientale vengono messe in relazione con gli ideali della sostenibilità, soprattutto con il suo ambito sociale: il vero fattore innovativo di questo paradigma di sviluppo.
2011
Il continente verde. L’Africa: cooperazione, ambiente, sviluppo
50
69
Conservazione ambientale e sviluppo sostenibile: dal rapporto del Club di Roma del 1972 agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio del 2000-2015 / Magnani E.. - STAMPA. - (2011), pp. 50-69.
Magnani E.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/108959
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact