L’assunzione cronica di sostanze oppiacee (es. eroina) comporta un rischio elevato che si sviluppino dipendenza fisica e psicologica. Attualmente l’approccio farmacologico più utilizzato per il trattamento della dipendenza da oppiacei è rappresentato dalla terapia sostitutiva a base di oppioidi a lunga emivita, quali il metadone, la buprenorfina e l’associazione buprenorfina/naloxone, formulata con l’intento di ridurre il potenziale d’abuso della buprenorfina. Il metabolismo degli oppioidi a lunga emivita è soggetto a una grande variabilità interindividuale che impedisce l’utilizzo dello stesso schema posologico per tutti i pazienti. Un adeguato monitoraggio dei livelli plasmatici di questi farmaci risulta pertanto fondamentale per una corretta impostazione terapeutica da parte dei clinici e offre anche il vantaggio di contribuire ad arginare il fenomeno dell’uso improprio del medicinale da parte dei pazienti. Per questo motivo è stato sviluppato un metodo cromatografico con rilevazione elettrochimica per la simultanea quantificazione di metadone e buprenorfina in plasma umano . La separazione è stata ottenuta su una colonna ciano utilizzando una miscela di acetonitrile e tampone fosfato come fase mobile. Gli analiti sono stati monitorati in ossidazione a + 0.6 V. La matrice plasmatica (100 µl) è stata pretrattata mediante microestrazione in fase solida impaccata (MEPS) con sorbent C8. Il metodo è poi stato applicato a numerosi campioni di pazienti in terapia sostitutiva con metadone e l’associazione buprenorfina/naloxone, consentendo un eventuale adeguamento del regime posologico da parte dei clinici.
C. Marcheselli, M.A. Saracino, L. Somaini, M.C. Pieri, M.A. Raggi (2011). Monitoraggio di oppioidi a lunga emivita nella terapia sostitutiva per la disintossicazione da oppiacei. PESARO : SCI.
Monitoraggio di oppioidi a lunga emivita nella terapia sostitutiva per la disintossicazione da oppiacei
MARCHESELLI, CHIARA;SARACINO, MARIA ADDOLORATA;RAGGI, MARIA AUGUSTA
2011
Abstract
L’assunzione cronica di sostanze oppiacee (es. eroina) comporta un rischio elevato che si sviluppino dipendenza fisica e psicologica. Attualmente l’approccio farmacologico più utilizzato per il trattamento della dipendenza da oppiacei è rappresentato dalla terapia sostitutiva a base di oppioidi a lunga emivita, quali il metadone, la buprenorfina e l’associazione buprenorfina/naloxone, formulata con l’intento di ridurre il potenziale d’abuso della buprenorfina. Il metabolismo degli oppioidi a lunga emivita è soggetto a una grande variabilità interindividuale che impedisce l’utilizzo dello stesso schema posologico per tutti i pazienti. Un adeguato monitoraggio dei livelli plasmatici di questi farmaci risulta pertanto fondamentale per una corretta impostazione terapeutica da parte dei clinici e offre anche il vantaggio di contribuire ad arginare il fenomeno dell’uso improprio del medicinale da parte dei pazienti. Per questo motivo è stato sviluppato un metodo cromatografico con rilevazione elettrochimica per la simultanea quantificazione di metadone e buprenorfina in plasma umano . La separazione è stata ottenuta su una colonna ciano utilizzando una miscela di acetonitrile e tampone fosfato come fase mobile. Gli analiti sono stati monitorati in ossidazione a + 0.6 V. La matrice plasmatica (100 µl) è stata pretrattata mediante microestrazione in fase solida impaccata (MEPS) con sorbent C8. Il metodo è poi stato applicato a numerosi campioni di pazienti in terapia sostitutiva con metadone e l’associazione buprenorfina/naloxone, consentendo un eventuale adeguamento del regime posologico da parte dei clinici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.