Scopo del lavoro. La castrazione chirurgica dei furetti negli ultimi anni è stata messa in relazione all’insorgenza di malattia surrenalica. Questa patologia, infatti, si osserva quasi esclusivamente negli animali sterilizzati ed è dovuta all’ipersecrezione da parte delle ghiandole surrenali delle gonadotropine. L’impiego dell’impianto di deslorelina, analogo sintetico del GnRH, prevede, dopo un’iniziale stimolazione, il blocco dell’ipofisi con un’interruzione temporanea (anche due anni)1 della produzione di questi ormoni, facendo così regredire i caratteri sessuali primari e secondari. Si osservano quindi: blocco della fertilità, calo dell’odore muschiato e dell’aggressività, riduzione del periodo di calore prolungato nella femmina1, nonché miglioramento di eventuali patologie surrenaliche2,3. Scopo di questo lavoro è quello di valutare gli aspetti microscopici della prostata nel furetto intero dopo trattamento con deslorelina, comparandoli anche con quelli del furetto intero e castrato chirurgicamente. Materiali e metodi. Per lo studio sono stati impiegati un furetto maschio intero, quattro sterilizzati chirurgicamente ed un furetto sterilizzato chimicamente da un anno mediante impianto di deslorelina, deceduti per patologie non riguardanti l’apparato urogenitale. Per evidenziare macroscopicamente la prostata è stata effettuata una dissezione in decubito laterale destro con asportazione della parete laterale sinistra e dell’arto omolaterale. Tutte le osservazioni venivano documentate mediante fotocamera digitale e le immagini ottenute sono state elaborate al computer. Inoltre, sul soggetto intero, su due furetti sterilizzati e sul soggetto con impianto, la prostata è stata immediatamente asportata e fissata in liquido di Bouin, disidratata, chiarificata, inclusa in paraffina e quindi tagliata in sezioni seriali di dieci micrometri. I vetrini così ottenuti sono stati colorati con tricromica di Masson ed in seguito osservati al microscopio ottico. Risultati. La prostata nel soggetto intero risulta essere una ghiandola tubuloalveolare composta, circondata da tessuto fibromuscolare da cui originano trabecole di diverse dimensioni che suddividono il parenchima ghiandolare in lobuli irregolari. Gli alveoli mostrano un lume ampio all’interno del quale sporgono alcune creste. L’epitelio è prismatico o batiprismatico con cellule il cui nucleo è disposto alla base. Nei furetti sterilizzati chirurgicamente, il tessuto ghiandolare è rappresentato da adenomeri tubuloalveolari di varie dimensioni, disseminati in un abbondante stroma fibromuscolare. Gli alveoli mostrano un lume più o meno ristretto contenente scarso secreto e rivestito da un epitelio cubico o basso. Nel soggetto sterilizzato chimicamente la componente ghiandolare si riduce considerevolmente a favore dello stroma fibromuscolare. Infatti, sono evidenti numerose isole di tessuto ghiandolare formate da alveoli di piccole dimensioni, a lume ridotto o addirittura non evidente, circondate da uno sviluppato tessuto fibromuscolare. Conclusioni. Il rilascio costante e prolungato di basse dosi di deslorelina (GnRH analogo) da parte dell’impianto agisce sopprimendo il funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, portando al blocco della sintesi e/o del rilascio delle gonadotropine FSH ed LH con conseguente soppressione della fertilità dell’animale trattato. L’azione della deslorelina pare quindi indurre una regressione ghiandolare più marcata rispetto a quella evidenziata con la castrazione chirurgica. Pur tenendo conto della reversibilità del suo effetto, tale impianto, oltre ad offrire una valida alternativa sia alla sterilizzazione chirurgica sia alla terapia delle patologie surrenaliche2,3, potrebbe costituire una possibilità di trattamento per le patologie prostatiche.
Bo P, De Sordi N, Grandis A (2011). ASPETTI MICROSCOPICI DELLA PROSTATA NEL FURETTO INTERO DOPO TRATTAMENTO CON DESLORELINA. RIMINI : s.n.
ASPETTI MICROSCOPICI DELLA PROSTATA NEL FURETTO INTERO DOPO TRATTAMENTO CON DESLORELINA
DE SORDI, NADIA;GRANDIS, ANNAMARIA
2011
Abstract
Scopo del lavoro. La castrazione chirurgica dei furetti negli ultimi anni è stata messa in relazione all’insorgenza di malattia surrenalica. Questa patologia, infatti, si osserva quasi esclusivamente negli animali sterilizzati ed è dovuta all’ipersecrezione da parte delle ghiandole surrenali delle gonadotropine. L’impiego dell’impianto di deslorelina, analogo sintetico del GnRH, prevede, dopo un’iniziale stimolazione, il blocco dell’ipofisi con un’interruzione temporanea (anche due anni)1 della produzione di questi ormoni, facendo così regredire i caratteri sessuali primari e secondari. Si osservano quindi: blocco della fertilità, calo dell’odore muschiato e dell’aggressività, riduzione del periodo di calore prolungato nella femmina1, nonché miglioramento di eventuali patologie surrenaliche2,3. Scopo di questo lavoro è quello di valutare gli aspetti microscopici della prostata nel furetto intero dopo trattamento con deslorelina, comparandoli anche con quelli del furetto intero e castrato chirurgicamente. Materiali e metodi. Per lo studio sono stati impiegati un furetto maschio intero, quattro sterilizzati chirurgicamente ed un furetto sterilizzato chimicamente da un anno mediante impianto di deslorelina, deceduti per patologie non riguardanti l’apparato urogenitale. Per evidenziare macroscopicamente la prostata è stata effettuata una dissezione in decubito laterale destro con asportazione della parete laterale sinistra e dell’arto omolaterale. Tutte le osservazioni venivano documentate mediante fotocamera digitale e le immagini ottenute sono state elaborate al computer. Inoltre, sul soggetto intero, su due furetti sterilizzati e sul soggetto con impianto, la prostata è stata immediatamente asportata e fissata in liquido di Bouin, disidratata, chiarificata, inclusa in paraffina e quindi tagliata in sezioni seriali di dieci micrometri. I vetrini così ottenuti sono stati colorati con tricromica di Masson ed in seguito osservati al microscopio ottico. Risultati. La prostata nel soggetto intero risulta essere una ghiandola tubuloalveolare composta, circondata da tessuto fibromuscolare da cui originano trabecole di diverse dimensioni che suddividono il parenchima ghiandolare in lobuli irregolari. Gli alveoli mostrano un lume ampio all’interno del quale sporgono alcune creste. L’epitelio è prismatico o batiprismatico con cellule il cui nucleo è disposto alla base. Nei furetti sterilizzati chirurgicamente, il tessuto ghiandolare è rappresentato da adenomeri tubuloalveolari di varie dimensioni, disseminati in un abbondante stroma fibromuscolare. Gli alveoli mostrano un lume più o meno ristretto contenente scarso secreto e rivestito da un epitelio cubico o basso. Nel soggetto sterilizzato chimicamente la componente ghiandolare si riduce considerevolmente a favore dello stroma fibromuscolare. Infatti, sono evidenti numerose isole di tessuto ghiandolare formate da alveoli di piccole dimensioni, a lume ridotto o addirittura non evidente, circondate da uno sviluppato tessuto fibromuscolare. Conclusioni. Il rilascio costante e prolungato di basse dosi di deslorelina (GnRH analogo) da parte dell’impianto agisce sopprimendo il funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, portando al blocco della sintesi e/o del rilascio delle gonadotropine FSH ed LH con conseguente soppressione della fertilità dell’animale trattato. L’azione della deslorelina pare quindi indurre una regressione ghiandolare più marcata rispetto a quella evidenziata con la castrazione chirurgica. Pur tenendo conto della reversibilità del suo effetto, tale impianto, oltre ad offrire una valida alternativa sia alla sterilizzazione chirurgica sia alla terapia delle patologie surrenaliche2,3, potrebbe costituire una possibilità di trattamento per le patologie prostatiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.