Il libro si inserisce nella riflessione, che all’attuale stato dell’arte, la cultura economico-aziendale sta sviluppando da qualche anno sul significato di azienda/impresa e sul rapporto esistente tra le diverse discipline, che si occupano della stessa, in particolare: la ragioneria ed il management. In questo dibattito emergono alcuni filoni di pensiero, che ci hanno particolarmente colpito. Tra questi aspetti rientra l’orientamento strategico dell’impresa, lo sviluppo “integrale “ dell’impresa, l’etica aziendale, il modello d’impresa globale, i modelli solidali e a movente ideale. Spesso nelle disquisizioni teoriche sembra inoltre che riportare la persona al centro del concetto di azienda e di mercato, sia semplicemente una manovra utilitaristica diretta ad offuscare i fini “economici” dell’azienda. Invece quelle appartenenti al progetto Edc dimostrano, con la loro gestione, una composizione armoniosa di: economicità, eticità e felicità. Perciò il lavoro si sviluppa attraverso una prima interpretazione aziendale del progetto Edc coinvolgendo l’azienda in sé e anche l’azienda all’interno di un aggregato. Ne emerge, che l’esperienza descritta può fornire spunti innovativi alle discipline aziendali dimostrando come comporre i conflitti, le modalità con cui risolvere i problemi gerarchici, come misurare e comunicare rendendo felici le persone che vi lavorano e quelle con cui le aziende in parola entrano in contatto. Inoltre, durante il processo di analisi ci siamo resi conto che quanto esposto rappresenta una parziale lettura di un progetto molto più ampio e complesso, che un solo punto di vista o dottrina non può descrivere in maniera compiuta, anche se utile, rispetto a quanto possono fare le diverse dottrine composte a sistema. Per questa ragione, nel progetto Edc si intravede un valido ausilio alla sintesi, che trasforma la conoscenza tradizionale in una dimensione di “sapienza” interdisciplinare. Tale approccio richiede un cambiamento radicale di ottica e di metodologia di lavoro, dove si è disposti a far tacere la propria conoscenza specifica per uscire in uno spazio “comune”, in cui le discipline dialogano tra loro e successivamente rientrare nella propria e portarvi le intuizioni ed i cambiamenti individuati.
M. G. Baldarelli (2011). Le aziende dell’economia di comunione. Mission, governance e accountability. ROMA : Città Nuova.
Le aziende dell’economia di comunione. Mission, governance e accountability
BALDARELLI, MARIA-GABRIELLA
2011
Abstract
Il libro si inserisce nella riflessione, che all’attuale stato dell’arte, la cultura economico-aziendale sta sviluppando da qualche anno sul significato di azienda/impresa e sul rapporto esistente tra le diverse discipline, che si occupano della stessa, in particolare: la ragioneria ed il management. In questo dibattito emergono alcuni filoni di pensiero, che ci hanno particolarmente colpito. Tra questi aspetti rientra l’orientamento strategico dell’impresa, lo sviluppo “integrale “ dell’impresa, l’etica aziendale, il modello d’impresa globale, i modelli solidali e a movente ideale. Spesso nelle disquisizioni teoriche sembra inoltre che riportare la persona al centro del concetto di azienda e di mercato, sia semplicemente una manovra utilitaristica diretta ad offuscare i fini “economici” dell’azienda. Invece quelle appartenenti al progetto Edc dimostrano, con la loro gestione, una composizione armoniosa di: economicità, eticità e felicità. Perciò il lavoro si sviluppa attraverso una prima interpretazione aziendale del progetto Edc coinvolgendo l’azienda in sé e anche l’azienda all’interno di un aggregato. Ne emerge, che l’esperienza descritta può fornire spunti innovativi alle discipline aziendali dimostrando come comporre i conflitti, le modalità con cui risolvere i problemi gerarchici, come misurare e comunicare rendendo felici le persone che vi lavorano e quelle con cui le aziende in parola entrano in contatto. Inoltre, durante il processo di analisi ci siamo resi conto che quanto esposto rappresenta una parziale lettura di un progetto molto più ampio e complesso, che un solo punto di vista o dottrina non può descrivere in maniera compiuta, anche se utile, rispetto a quanto possono fare le diverse dottrine composte a sistema. Per questa ragione, nel progetto Edc si intravede un valido ausilio alla sintesi, che trasforma la conoscenza tradizionale in una dimensione di “sapienza” interdisciplinare. Tale approccio richiede un cambiamento radicale di ottica e di metodologia di lavoro, dove si è disposti a far tacere la propria conoscenza specifica per uscire in uno spazio “comune”, in cui le discipline dialogano tra loro e successivamente rientrare nella propria e portarvi le intuizioni ed i cambiamenti individuati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.