Gli anni nei quali Gian Domenico Cassini ha vissuto, insegnato e lavorato a Bologna (1649-1669) sono quelli nei quali gli astronomi si interrogano sul problema del Sistema del Mondo e le ricerche astronomiche di Cassini svolgono un ruolo importante in questo scenario. A partire dall’analisi dell’ambiente astronomico e culturale nel quale egli si trovò ad operare – dove era viva la presenza della scuola galileiana di Bonaventura Cavalieri – delle sue osservazioni, degli strumenti utilizzati e dei risultati raggiunti, proponiamo l’esistenza di un tema principale nelle sue ricerche, appunto quello della definizione del Sistema del Mondo, e di un metodo unico da lui seguito, quello indicato da Galileo. Cassini si inserì nel dibattito scientifico in corso con numerose e accurate osservazioni sui moti dei corpi celesti, tutte volte a mostrare la supremazia del sistema eliocentrico e la validità delle leggi di Keplero e della fisica galileiana sui precedenti sistemi geostatici di Tolomeo e Tycho e sulla fisica aristotelica. La perizia e la precisione nelle osservazioni da parte di Cassini lo fecero chiamare a Parigi presso l’Observatoire Royal, dove divenne uno degli astronomi più autorevoli nell’Europa di fine Seicento, mentre il suo rigore nell’elaborazione dei risultati scientifici ha fatto sì che alcuni di questi siano ancora oggi utilizzati dagli astrofisici. Infine si discute brevemente un suo manoscritto inedito che riporta parte delle lezioni di astronomia che egli tenne a Bologna nel 1666 e un ulteriore manoscritto, ritrovato recentemente nel paese natale, Perinaldo, che riporta alcuni interessanti «pensieri astronomici» dettati da Cassini al nipote Giacomo Filippo Maraldi, a partire dal 1708.
Bonoli F. (2011). Cassini e la tradizione astronomica galileiana a Bologna. BOLOGNA : CLUEB.
Cassini e la tradizione astronomica galileiana a Bologna
BONOLI, FABRIZIO
2011
Abstract
Gli anni nei quali Gian Domenico Cassini ha vissuto, insegnato e lavorato a Bologna (1649-1669) sono quelli nei quali gli astronomi si interrogano sul problema del Sistema del Mondo e le ricerche astronomiche di Cassini svolgono un ruolo importante in questo scenario. A partire dall’analisi dell’ambiente astronomico e culturale nel quale egli si trovò ad operare – dove era viva la presenza della scuola galileiana di Bonaventura Cavalieri – delle sue osservazioni, degli strumenti utilizzati e dei risultati raggiunti, proponiamo l’esistenza di un tema principale nelle sue ricerche, appunto quello della definizione del Sistema del Mondo, e di un metodo unico da lui seguito, quello indicato da Galileo. Cassini si inserì nel dibattito scientifico in corso con numerose e accurate osservazioni sui moti dei corpi celesti, tutte volte a mostrare la supremazia del sistema eliocentrico e la validità delle leggi di Keplero e della fisica galileiana sui precedenti sistemi geostatici di Tolomeo e Tycho e sulla fisica aristotelica. La perizia e la precisione nelle osservazioni da parte di Cassini lo fecero chiamare a Parigi presso l’Observatoire Royal, dove divenne uno degli astronomi più autorevoli nell’Europa di fine Seicento, mentre il suo rigore nell’elaborazione dei risultati scientifici ha fatto sì che alcuni di questi siano ancora oggi utilizzati dagli astrofisici. Infine si discute brevemente un suo manoscritto inedito che riporta parte delle lezioni di astronomia che egli tenne a Bologna nel 1666 e un ulteriore manoscritto, ritrovato recentemente nel paese natale, Perinaldo, che riporta alcuni interessanti «pensieri astronomici» dettati da Cassini al nipote Giacomo Filippo Maraldi, a partire dal 1708.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.