L'Europa ha elaborato propri modelli economici e di socializzazione nel settore turistico? Come si sono caratterizzati i processi di imitazione nel settore turistico? E in quale direzione ? Per rispondere a queste domande, ricorreremo all'uso di almeno tre distinte concettualizzazioni, quella di americanizzazione, di selective adaptation e di cross fertilization, che di fatto rappresentano tre distinte modalità di contaminazione di quanto elaborato sulle due sponde dell'Atlantico. Inizialmente con il termine di americanizzazione si intese quel processo che trasformava gli immigrati che arrivavano negli Stati uniti in americani (SCHROETER 2005). Solo più tardi con esso si cercò di rappresentare il trasferimento dagli Stati uniti al resto del mondo di valori e di stili di vita oppure di modelli culturali e economici. Nel concetto di selective adaptation il ruolo del paese imitatore si fa più attivo, perchè all'adozione passiva di quanto elaborato altrove si sostituisce una rielaborazione locale funzionale al soddisfacimento delle preferenze nazionali. Un esempio di tale modalità nel settore turistico si ritrova già all'inizio del novecento, relativamente all'influenza esercitata su Blackpool dalle soluzioni tecniche e organizzative sperimentate a Coney Island.(WALTON 2005: 111-125). Infine, nella cross fertilization l'impegno nell'elaborazione di nuovi modelli resta significativo in entrambe le aree geografiche, le quali si contaminano reciprocamente. L'offerta e il consumo di prodotti turistici coinvolgono diverse dimensioni dell'agire umano, dai modelli di socializzazione all'organizzazione economica, dai riferimenti culturali a quelli valoriali. Ma non solo. Esse comprendono sempre un trasferimento fisico delle persone e di conseguenza un confronto fra luoghi e paesi diversi. Per tale ragione lo studio dei processi di imitazione e di contaminazione fra i modelli elaborati dai vari paesi ha proprio nel del turismo uno dei soggetti più interessanti. La fig.1 sintetizza i cambiamenti avvenuti tra Ottocento e Novecento nei processi di imitazione tra una sponda e l'altra dell'Atlantico. Come si può vedere se per tutto l'Ottocento l'Europa mantenne una sorta di primato nell'invenzione di prodotti e di modalità di socializzazione, nel corso del Novecento, in particolare nella seconda metà del secolo, iniziò ad imitare in modo sempre più intenso quanto veniva elaborato oltreoceano. In questi decenni, segnati dal passaggio dal turismo di èlite a quello di massa, l'Europa copia soprattutto i divertimenti e i modelli di organizzazione del lavoro. Tuttavia, a cavallo fra novecento e duemila, in concomitanza con una nuova fase della storia del turismo, quella che normalmente chiamiamo post-moderna, la contaminazione fra Europa e Stati uniti sembra avere assunto una nuova dimensione. La nuova definizione di heritage, l'emergere di un prodotto culturale di taglio divulgativo, rivolto alle persone non colte ha stimolato la valorizzazione delle risorse endogene di ogni territorio e frenato la rincorsa all'imitazione, in un contesto in cui diversificazione e riscoperta del territorio sono diventati i nuovi imperativi. Si deve però riconoscere che il prototipo di questa nuova forma di turismo è ancora una volta di origine americana, basato com'è sul quel concetto di edutainement elaborato diversi decenni fa proprio oltreoceano.

I modelli culturali ed economici del turismo europeo / P.Battilani. - STAMPA. - (2011), pp. 75-99.

I modelli culturali ed economici del turismo europeo

BATTILANI, PATRIZIA
2011

Abstract

L'Europa ha elaborato propri modelli economici e di socializzazione nel settore turistico? Come si sono caratterizzati i processi di imitazione nel settore turistico? E in quale direzione ? Per rispondere a queste domande, ricorreremo all'uso di almeno tre distinte concettualizzazioni, quella di americanizzazione, di selective adaptation e di cross fertilization, che di fatto rappresentano tre distinte modalità di contaminazione di quanto elaborato sulle due sponde dell'Atlantico. Inizialmente con il termine di americanizzazione si intese quel processo che trasformava gli immigrati che arrivavano negli Stati uniti in americani (SCHROETER 2005). Solo più tardi con esso si cercò di rappresentare il trasferimento dagli Stati uniti al resto del mondo di valori e di stili di vita oppure di modelli culturali e economici. Nel concetto di selective adaptation il ruolo del paese imitatore si fa più attivo, perchè all'adozione passiva di quanto elaborato altrove si sostituisce una rielaborazione locale funzionale al soddisfacimento delle preferenze nazionali. Un esempio di tale modalità nel settore turistico si ritrova già all'inizio del novecento, relativamente all'influenza esercitata su Blackpool dalle soluzioni tecniche e organizzative sperimentate a Coney Island.(WALTON 2005: 111-125). Infine, nella cross fertilization l'impegno nell'elaborazione di nuovi modelli resta significativo in entrambe le aree geografiche, le quali si contaminano reciprocamente. L'offerta e il consumo di prodotti turistici coinvolgono diverse dimensioni dell'agire umano, dai modelli di socializzazione all'organizzazione economica, dai riferimenti culturali a quelli valoriali. Ma non solo. Esse comprendono sempre un trasferimento fisico delle persone e di conseguenza un confronto fra luoghi e paesi diversi. Per tale ragione lo studio dei processi di imitazione e di contaminazione fra i modelli elaborati dai vari paesi ha proprio nel del turismo uno dei soggetti più interessanti. La fig.1 sintetizza i cambiamenti avvenuti tra Ottocento e Novecento nei processi di imitazione tra una sponda e l'altra dell'Atlantico. Come si può vedere se per tutto l'Ottocento l'Europa mantenne una sorta di primato nell'invenzione di prodotti e di modalità di socializzazione, nel corso del Novecento, in particolare nella seconda metà del secolo, iniziò ad imitare in modo sempre più intenso quanto veniva elaborato oltreoceano. In questi decenni, segnati dal passaggio dal turismo di èlite a quello di massa, l'Europa copia soprattutto i divertimenti e i modelli di organizzazione del lavoro. Tuttavia, a cavallo fra novecento e duemila, in concomitanza con una nuova fase della storia del turismo, quella che normalmente chiamiamo post-moderna, la contaminazione fra Europa e Stati uniti sembra avere assunto una nuova dimensione. La nuova definizione di heritage, l'emergere di un prodotto culturale di taglio divulgativo, rivolto alle persone non colte ha stimolato la valorizzazione delle risorse endogene di ogni territorio e frenato la rincorsa all'imitazione, in un contesto in cui diversificazione e riscoperta del territorio sono diventati i nuovi imperativi. Si deve però riconoscere che il prototipo di questa nuova forma di turismo è ancora una volta di origine americana, basato com'è sul quel concetto di edutainement elaborato diversi decenni fa proprio oltreoceano.
2011
La comunicazione turistica: lingue, culture e istituzioni a confronto
75
99
I modelli culturali ed economici del turismo europeo / P.Battilani. - STAMPA. - (2011), pp. 75-99.
P.Battilani
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