Nel contributo sono analizzate le caratteristiche in prevalenza attribuite da ragazze e ragazzi di scuole secondarie superiori dell’Emilia-Romagna, ascoltati all’interno di 19 focus group, realizzati tra fine 2010 e inizio 2011, all’essere femmine e all’essere maschi. Partendo da parole associate a “femmina” e “maschio”, e poi scritte dai partecipanti su post-it, le conversazioni sono state sviluppate al fine di comprenderne significati e rappresentazioni sottostanti. Cosa è stato, in buona sostanza, analizzato? Anzitutto le rappresentazioni, spesso stereotipate e dunque piuttosto rigide e semplificatorie, che emergono alla richiesta di individuare pochi aggettivi o definizioni da associare al femminile e al maschile. E poi i discorsi di approfondimento, in cui le stesse rappresentazioni possono essere chiarite nei loro contenuti non immediatamente evidenti e, dunque, confermate per come ci sono apparse nell’evidenza dei lemmi scritti sui post-it, oppure disconosciute, svelate in più risvolti e implicazioni, decostruite, ampliate, messe in discussione, contraddette o rafforzate nella ripetizione. La riflessione su idee preconcette, omologate, che attingono i propri contenuti dalle rappresentazioni di senso comune, nei discorsi di ragazze e ragazzi, potrebbero alternarsi a idee divergenti; potrebbero dar luogo a processi di revisione critica o, talvolta, anche alla rottura degli schemi più diffusi, come al loro reiterarsi rafforzato proprio dalla condivisione di gruppo. Dunque, il contributo analizza i contenuti messi in campo dai partecipanti, i processi attivatisi nel confronto tra pari, entro il contesto per loro noto e familiare della classe, con le compagne, con i compagni. Cerca di descrivere come, nelle parole di ragazzi e ragazze, rappresentazioni ed esperienze personali si connettano tra loro; di rintracciare l’eventuale emergere di “punti di rottura” rispetto alle rappresentazioni diffuse e ripetute entro i gruppi stessi; e, ancora, di cogliere quanti e quali bisogni e disponibilità di conferma o cambiamento degli schemi siano espressi nel confronto.
S. Lorenzini (2011). Contrapposti e complementari? Il femminile e il maschile nel confronto tra ragazzi e ragazze.. BOLOGNA : Clueb.
Contrapposti e complementari? Il femminile e il maschile nel confronto tra ragazzi e ragazze.
LORENZINI, STEFANIA
2011
Abstract
Nel contributo sono analizzate le caratteristiche in prevalenza attribuite da ragazze e ragazzi di scuole secondarie superiori dell’Emilia-Romagna, ascoltati all’interno di 19 focus group, realizzati tra fine 2010 e inizio 2011, all’essere femmine e all’essere maschi. Partendo da parole associate a “femmina” e “maschio”, e poi scritte dai partecipanti su post-it, le conversazioni sono state sviluppate al fine di comprenderne significati e rappresentazioni sottostanti. Cosa è stato, in buona sostanza, analizzato? Anzitutto le rappresentazioni, spesso stereotipate e dunque piuttosto rigide e semplificatorie, che emergono alla richiesta di individuare pochi aggettivi o definizioni da associare al femminile e al maschile. E poi i discorsi di approfondimento, in cui le stesse rappresentazioni possono essere chiarite nei loro contenuti non immediatamente evidenti e, dunque, confermate per come ci sono apparse nell’evidenza dei lemmi scritti sui post-it, oppure disconosciute, svelate in più risvolti e implicazioni, decostruite, ampliate, messe in discussione, contraddette o rafforzate nella ripetizione. La riflessione su idee preconcette, omologate, che attingono i propri contenuti dalle rappresentazioni di senso comune, nei discorsi di ragazze e ragazzi, potrebbero alternarsi a idee divergenti; potrebbero dar luogo a processi di revisione critica o, talvolta, anche alla rottura degli schemi più diffusi, come al loro reiterarsi rafforzato proprio dalla condivisione di gruppo. Dunque, il contributo analizza i contenuti messi in campo dai partecipanti, i processi attivatisi nel confronto tra pari, entro il contesto per loro noto e familiare della classe, con le compagne, con i compagni. Cerca di descrivere come, nelle parole di ragazzi e ragazze, rappresentazioni ed esperienze personali si connettano tra loro; di rintracciare l’eventuale emergere di “punti di rottura” rispetto alle rappresentazioni diffuse e ripetute entro i gruppi stessi; e, ancora, di cogliere quanti e quali bisogni e disponibilità di conferma o cambiamento degli schemi siano espressi nel confronto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.