Nella letteratura sui verbi sintagmatici in italiano si afferma che verbo (V) e particella (P) non sono separabili da materiale argomentale, come l’oggetto diretto, o da materiale “pesante”, ma solo da clitici e materiale “leggero” non argomentale. Tuttavia la separabilità di V e P tramite l’interposizione dell’oggetto nel caso dei verbi sintagmatici transitivi è un fenomeno, noto anche come particle shift, molto diffuso e studiato in alcune lingue germaniche. Tuttavia ci sono elementi che ci inducono a pensare che anche in italiano si verifichi una forma di particle shift, così come avviene in inglese, norvegese e islandese. Innanzitutto, nel parlato spontaneo non è infrequente imbattersi in esempi di ordine discontinuo (e.g. aveva portato le chiavi via!). Inoltre, l’interposizione dell’oggetto tra V e P si può riscontrare anche in alcune espressioni convenzionalizzate dell’italiano (e.g. mettere le mani avanti). Infine, l’ordine discontinuo si verifica tranquillamente in quelle strutture sintattiche in cui è espresso un landmark introdotto dalla preposizione da (e.g. tirare gli occhiali fuori dalla borsa). L’articolo si propone di approfondire la questione della posizione della particella nei verbi sintagmatici italiani e quindi di stabilire se l’ordine discontinuo effettivamente esista anche in italiano e, se sì, di analizzarne le proprietà strutturali e semantico-pragmatiche.
Francesca Masini (2008). Verbi sintagmatici e ordine delle parole. FRANKFURT AM MAIN : Peter Lang.
Verbi sintagmatici e ordine delle parole
MASINI, FRANCESCA
2008
Abstract
Nella letteratura sui verbi sintagmatici in italiano si afferma che verbo (V) e particella (P) non sono separabili da materiale argomentale, come l’oggetto diretto, o da materiale “pesante”, ma solo da clitici e materiale “leggero” non argomentale. Tuttavia la separabilità di V e P tramite l’interposizione dell’oggetto nel caso dei verbi sintagmatici transitivi è un fenomeno, noto anche come particle shift, molto diffuso e studiato in alcune lingue germaniche. Tuttavia ci sono elementi che ci inducono a pensare che anche in italiano si verifichi una forma di particle shift, così come avviene in inglese, norvegese e islandese. Innanzitutto, nel parlato spontaneo non è infrequente imbattersi in esempi di ordine discontinuo (e.g. aveva portato le chiavi via!). Inoltre, l’interposizione dell’oggetto tra V e P si può riscontrare anche in alcune espressioni convenzionalizzate dell’italiano (e.g. mettere le mani avanti). Infine, l’ordine discontinuo si verifica tranquillamente in quelle strutture sintattiche in cui è espresso un landmark introdotto dalla preposizione da (e.g. tirare gli occhiali fuori dalla borsa). L’articolo si propone di approfondire la questione della posizione della particella nei verbi sintagmatici italiani e quindi di stabilire se l’ordine discontinuo effettivamente esista anche in italiano e, se sì, di analizzarne le proprietà strutturali e semantico-pragmatiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.